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Blizzard e NetEase sul piede di guerra in Cina, nessun accordo per la pubblicazione dei giochi

Blizzard e NetEase sul piede di guerra in Cina, nessun accordo per la pubblicazione dei giochi

Sembra proprio che Blizzard lascerà definitivamente la Cina. Nonostante gli sforzi della società americana non si è riusciti a trovare un accordo con NetEase.

Come forse ricorderete, a novembre Activision Blizzard aveva annunciato la fine della sua partnership di pubblicazione con NetEase e, di conseguenza, la chiusura di tutti i suoi giochi (World of Warcraft, Hearthstone, Warcraft 3: Reforged, Overwatch 2, la serie di StarCraft, Diablo 2Diablo 3 e Heroes of the Storm) su suolo cinese, ad eccezione di Diablo Immortal.

All’inizio di questa settimana, Blizzard China si è rivolta ai social media per comunicare ai giocatori cinesi di World of Warcraft che la responsabile per l’imminente chiusura del gioco era NetEase, che aveva rifiutato un’estensione della licenza di altri sei mesi. Ora però è arrivata la furiosa risposta.

Entrambe le società hanno trovato il modo di sminuire l’altra: Blizzard sostiene che le proposte di NetEase siano contrarie ai suoi principi operativi mentre NetEase risponde dicendo che Blizzard negozia in malafede. Inoltre un dirigente della compagnia cinese attribuisce la colpa del mancato accordo a un anonimo “idiota” di Blizzard.

Come detto poco sopra, Blizzard China ha affermato di aver proposto un’estensione di sei mesi, che è stata rifiutata. Ecco le parole della compagnia pubblicate su Weibo:

È un peccato che NetEase non sia disposta a estendere i servizi del nostro gioco per altri sei mesi sulla base dei termini esistenti mentre cerchiamo un nuovo partner.

Proposta comunque alquanto tardiva, dato che il tempo per le trattative non è certo questo, visto che la chiusura dei servizi è fissata per il 23 gennaio.

La risposta di NetEase è semplicemente brutale:

Blizzard China ha rilasciato una dichiarazione aggiornata oggi (17 gennaio 2023) affermando che durante questo periodo avevano avviato una ricerca per un nuovo partner. Per motivi sconosciuti, la scorsa settimana Blizzard ha contattato nuovamente NetEase con un’offerta di una cosiddetta estensione di sei mesi del servizio di gioco e altre condizioni, e ha chiarito che non avrebbe interrotto le trattative con altri potenziali partner durante questo periodo di estensione. E per quanto ne sappiamo, le negoziazioni di Blizzard con altre società durante lo stesso periodo erano tutte basate su un contratto di tre anni. Considerando la non reciprocità, l’iniquità e le altre condizioni connesse alla cooperazione, quindi, le parti non hanno potuto raggiungere un accordo alla fine. A nostro avviso la proposta di Blizzard, compreso l’annuncio a sorpresa di oggi, è sfacciata, sconveniente e commercialmente illogica.

Nello stesso messaggio, NetEase mette in dubbio il set di strumenti di download di Blizzard, che ha lo scopo di aiutare i giocatori di WoW ad archiviare i propri personaggi, presumibilmente per una versione futura del gioco.

Siamo obbligati a ricordare a tutti i giocatori che questa funzionalità di Blizzard è proposta unilateralmente e sviluppata online. Senza dei test o l’utilizzo da parte di NetEase, potrebbero esserci rischi per la sicurezza sconosciuti. Se questa funzione causa la perdita di proprietà virtuali o l’impossibilità di giocare, Blizzard si assumerà la piena responsabilità.

E sembra che i problemi non manchino. Come riportato da WowHead, alcuni utenti cinesi stanno riscontrando problemi con questo tool di Blizzard, ritrovandosi con dei salvataggi corrotti. NetEase ha già smantellato i suoi uffici usati per il lavoro con Blizzard, trasmettendo in live streaming la rimozione della statua dell’orco.

Cosa ne pensate di tutta questa situazione?

 

 

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PoisonLvy

Sarebbe interessante sentire qualcuno che vive in Cina… comunque problema decisamente infimo rispetto all’appoggio (anche solo considerando la “mancata opposizione”) cinese al conflitto russo, direi che hanno altro di cui preoccuparsi…