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New World – Recensione

New World – Recensione

Che disastro.

Amazon si è approcciata al mondo MMO con la stessa verve con cui conduce il suo e-commerce di fama mondiale, quindi convinta di poter dominare il mondo (dei games) con il piglio di un capoclasse. Purtroppo le cose non stanno andando esattamente così, e per molteplici motivi. In primis, l’incredibile gestione del lancio di New World: non c’è bisogno, credo, che debba ricordare quello che è successo in relazione ai server, al loro irrisorio numero al debutto, e alla farsa dei trasferimenti, prima annunciati, poi sospesi e rimandati e ancora implementati, di nuovo bloccati e infine da poco riabilitati. Certo, il mondo di gioco è già una colpa, nel senso che, essendo decisamente piccolo, non consente di ospitare in un solo cluster una popolazione molto ampia, pena il sovraffollamento e le conseguenti problematiche che investirebbero risorse e gameplay in generale.

Ma questo era largamente prevedibile, ed esiste una letteratura intera che ci illustra come nella storia degli MMORPG non si impari mai dagli errori degli altri e si continui, inspiegabilmente a perpetrarli. Senza parlare degli exploit che nascono a frotte, dei ban “un po’ a caso” inflitti ai giocatori e tante altre amenità varie che stanno martoriando un gioco che assomiglia più a un immenso tutorial che a un prodotto completo. Eh sì, perché New World pare decisamente la starting zone di un MMORPG, dove si apprendono le basi del gioco, soprattutto quella del crafting (comunque anch’esso ripetitivo), compiendo però costantemente le stesse azioni, in attesa di poter accedere ad un qualcosa di successivo, che, però, non arriverà mai.

Ricordiamo che New World può essere acquistato come buy-to-play su Steam al prezzo di 39,99€. Infine, se siete interessati trovate le repliche dei nostri streaming sul canale YouTube di MMO.it.

 

 

Non è un paese per Amazon

Ma andiamo con ordine. Dopo un editor che definire soddisfacente sarebbe fargli un complimentone (le possibilità di personalizzazione non sono certo eccessive), si viene proiettati nell’universo di gioco (sull’isola soprannaturale di Aeternum) e da buoni naufragi otteniamo la nostra prima spada e il nostro primo scudo (in quello che sarà un rapido tutorial… del tutorial!). Ah, la grafica non è così male, ma pur non apparendo in grado di impensierire computer dell’ultima generazione e anche quelli precedenti ha causato un bel po’ di problemi alle schede grafiche, tanto che possessori della nuova serie 3000 di Nvidia hanno lamentato surriscaldamenti al limite della fusione nucleare (compreso il sottoscritto), e hanno dovuto limitare gli fps per poter continuare.

Il combattimento di New World, piuttosto che appoggiarsi agli attacchi automatici e alle abilità basate sul tempo di recupero, impiega un sistema d’azione che è più vicino all’interpretazione imbastardita di The Elder Scrolls Online. Quindi ci dovremo mettere dell’impegno nel mirare, schivare e colpire, senza preoccuparsi in realtà molto di cose complicate come combo o sequenze particolari che in certi MMO action cercano di elevare il combat a livelli estetici più elevati. Qui il tutto rimane abbastanza semplice e funzionale a un’esperienza che pare misurata quasi esclusivamente sul PvP, che ricordiamo doveva, in una prima versione, essere preponderante. E questo è senza dubbio un altro difetto del prodotto Amazon Games, e cioè il fatto che, alla fine, non risulti né carne né pesce, visto che il bilanciamento fra attività PvE e quelle verso gli altri giocatori finisce per scontentare tutti, sia gli amanti dell’uno che dell’altro aspetto.

Ritornando al combattimento, l’esperienza varia notevolmente a seconda dell’arma che si sta usando. L’oscillazione della grande ascia ad esempio è molto d’impatto, ma in qualche modo le dimensioni del martello, tanto per raccontare un’altra sensazione, smentiscono la sua portata: sembra che si debba avvicinarsi abbastanza da essere a strettissimo contatto del nostro avversario per colpire qualsiasi cosa. L’arco è decisamente poco brillante, mentre il moschetto spara con un effetto di fumo, che gli altri giocatori possono vedere intorno a noi. Molto meglio allora l’accetta, magari con un importante bonus di forza, che ti da quella sensazione di agilità e velocità, sia da un punto di vista pratico che estetico. Usando ripetutamente un’arma si accumula esperienza nell’usarla e la si fa salire di livello, sbloccando punti da investire in due rami di abilità.

 

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Ovvio che quindi si è incoraggiati a provarne più tipi, anche solo per averle ottenute come ricompensa o bottino. Vero è che spesso trovarne una nuova che non si è mai usata può apparire, a certi livelli, un po’ frustante visto che si dovrà partire da zero, ma è anche vero che questo tipo di impostazione (che poi è quella che definisce la “classe” del personaggio) garantisce, specie in PvP, un maggiore controllo sul combattimento, che si discosta anche per questo dal tradizionale clickfast MMO. C’è però un lato subdolo in tutto questo, e cioè che questa semplicità permette di capire facilmente quali abilità stia usando il nostro avversario in PvP, consentendo a entrambi di leggersi e contrastarsi a vicenda.

Una cosa che non ho particolarmente gradito è il timing di respawn dei mob che sembra un po’ programmato ad cazz… ehm, in modo casuale. Vi ritroverete ad esempio nel mezzo della “rinascita” di un bel gruppo di scheletri, che ripoppano tutti insieme magari quando state correndo per scuoiare il vostro cervo, la cui pelle serve per una quest e la potete trovare solo e dannatamente lì, in quel posto, ed invece i dannatissimi non morti vi circonderanno improvvisamente, nati da un piccolo barlume viola che ne annuncia subdolamente la loro apparizione, e vi scuoiano a loro volta, mentre altri player approfittano del trambusto per portarvi via il bottino che vi serviva dalla bestia appena morta, che poi potrebbe riapparire chissà quando. Insomma bisogna sempre essere ben pronti a pigiare il tasto “E” su una carcassa, altrimenti i vostri rivali vi potranno sottrarre sotto il vostro naso quello che vi serviva. E del resto appare strano e singolare che il bottino delle ceste o dei forzieri sia istanziato per ogni player, mentre lo scuoiabile no. Mah.

Incuranti di tutto questo, perché non fare un bagnetto in uno dei tanti fiumiciattoli che percorrono la morfologia del territorio? Nel senso, uno cammina e prima o poi si ritrova a dover guadare, magari appena dispiaciuto del bottino perso e rubato da un altro player, uno specchio d’acqua. Meglio di no. Dovete sapere che i personaggi giocanti in New World non sanno nuotare, almeno nel senso tradizionale. Giuro che non vedevo una cosa così ridicola dagli albori del peggior gioco cinese free to play. Non nuoterete: continuerete a camminare sott’acqua come degli scemi, rischiando ovviamente di affogare, perché la lentezza del vostro andare sarà esasperante e l’animazione totalmente inesistente. Se fosse un bug ci sarebbe da ridere, purtroppo non lo è…

 

 

Non è un paese per il PvP

Ci sono diversi percorsi nel PvP. Il più semplice è prendere di mira un giocatore nel mondo di gioco e chiedergli di duellare. Questi incontri, a differenza di quanto può accadere in un World of Warcraft, hanno un flavour alla Dark Souls perché ogni giocatore deve capire il ritmo e lo stile del proprio avversario. Diciamo che nel caso di New World può rappresentare un buon allenamento in attesa del respawn del vostro mob preferito, ovvero quello che vi farà completare la missione. Il World PvP è invece una cosa completamente differente: prendendo ispirazione dalla modalità dell’MMO Blizzard, nei vari avamposti si può attivare (o disattivare) la modalità player versus player. Se l’abiliterete, otterrete un aumento del 10% di XP durante l’esplorazione, il che aiuta in qualche modo a compensare il rischio di essere braccati da giocatori di livello superiore o a cadere in imboscate.

Esistono poi tre fazioni nel “Nuovo Mondo”: i Predoni, i Sindacati e i Confratelli, rispettivamente distinti dai colori verde, viola e giallo. Queste fazioni, in cui, una volta scelto a quale appartenere, potrete salire di livello e accedere a ricompense sempre più prestigiose, si scontrano per dominare gli avamposti che compongono la mappa di gioco. Affinché una fazione possa dichiarare guerra dovrà avere abbastanza influenza sul territorio. Quando questo succede, ogni compagnia (gilda) che appartiene a quella fazione potrà farlo, e il vincitore sarà decretato da un sistema a lotteria. La compagnia che dichiara guerra può anche prendersi l’insediamento per se stessa e scegliere chi deve effettivamente combattere nell’assedio e quando. Poiché la lotteria è ponderata per le società che contribuiscono di più, saranno sempre quelle più grandi e attive a decidere chi gioca. E se non si è in quella compagnia, le possibilità di partecipare sono notevolmente più basse.

Questo minaccia di trasformare l’avvincente rivalità fra le fazioni in una lotta tra poche società diverse: ci sono solo 11 territori in palio e se ne può rivendicarne più di uno, lasciando tutti gli altri fuori dai giochi a mendicare le briciole. L’altra modalità PvP, Carica all’Avamposto (in inglese Outpost Rush), che dovrebbe rappresentare parte cospicua dell’endgame, non ha bisogno di essere pianificata da fazione e chiunque può giocarci, ma solo una volta raggiunto il livello 60. Modalità che comunque è stata oggetto di bug considerevoli e disabilitata in diverse occasioni. Si tratta di battaglie 20 contro 20 in cui, tra le altre cose, si ha la possibilità di recuperare un certo quantitativo di risorse, cosa che al di fuori di questo contesto richiederebbe una tediosità e un tempo medio davvero lungo. Quindi sarebbe un contenuto PvPvE, in cui la cattura e la difesa di obbiettivi rappresentano il main event, ma, come detto, con una componente PvE incentrata sul raccoglimento di materiali.

Anche nel già citato World PvP ci sono frustrazioni. I combattimenti sono un vero delirio se sono impegnati tanti giocatori, quindi l’unica alternativa e buttarsi nel mezzo e sperare per il meglio, ma il gioco potrebbe decidere che, in realtà, ci sono troppi giocatori che cercano di divertirsi in quel momento. Metà dei tentativi di combattere nei forti spesso falliscono perché c’è un limite al numero di player non solo all’interno di uno di questi, ma intorno ad esso. Pena, venire teletrasportato senza tante cerimonie fino all’insediamento più vicino.

 

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Non è un paese troppo grande

La mappa è piccola, non ci sono giustificazioni. Non so come sia successo, come sia andata realmente, ma il tabellone virtuale sul quale si confrontano i giocatori dell’MMO di Amazon sembra più pensato per un multiplayer basato su deathmatch piuttosto che su un universo virtuale in cui il tuo personaggio debba avere una progressione che possa soddisfare anche l’amante del PvE. E infatti questa continua indecisione in cui oscilla il gioco sta finendo per stufare anche chi aveva affollato i server dalla prima ora. E pure il PvP, pur avendo un suo indirizzo proprio, alla fine finisce per essere più slegato dal contesto rispetto allo stesso che si può trovare in un WoW.

Si finisce per fare delle scorribande da “boscaiolo”, dove moltissimi player hanno il flag disattivato e spesso è volentieri le “guerre epocali” somigliano in realtà a scaramucce molto più moderate. Così anche gli assalti ai forti, indispensabili per tenere il controllo del territorio, che poi, a parte ricompense di missione, rimane un po’ fine a se stesso, e non può certo rappresentare l’endgame che tutti speravano. Da dire che gli avamposti si possono migliorare, partecipando a determinati progetti accessibili attraverso un particolare menu che potrete trovare nell’ufficio del “sindaco” cittadino. In più la comunità vi offrirà ricompense per varie quest legate alla raccolta di determinati materiali, e il rappresentante della vostra fazione quelli per scalare le vette della medesima. Ci sono poi varie attività che potrete compiere per supportare la vostra fazione: i progetti cittadini, come detto, sono una di queste, ma anche craftare diversi oggetti, consentendo al vostro insediamento di crescere e prosperare.

La maggior parte di ciò che si può creare, però, è estremamente banale: alcuni nuovi attrezzi, del cibo, alcuni mobili per la casa ma niente di quello che potrete trovare in un gioco di sopravvivenza dedicato che abbia deciso di avere un’anima interamente votata a questo genere di gioco. Ma resta comunque una delle parti migliori (forse l’unica), seppur troppo preponderante su ogni altro aspetto e decisamente noiosa, come tutto il comparto PvE. A differenza della maggior parte degli MMO, dove troveremo solo alcuni nodi di raccolta qua e là, Aeternum è pieno fino all’orlo di cose da abbattere, estrarre e scuoiare. Anche quando il silenzio regna sovrano, di solito si avverte il segno rivelatore che qualcuno è al lavoro: lo schiocco di un piccone che colpisce il ferro o il tonfo di un’ascia che colpisce il legno. Ma alla fine tutto questo non fa altro che far apparire il tutto come un qualcosa di artificiale, asettico, che rende l’atmosfera ancora più vuota, dove, appunto, l’unica cosa che traspare è il rumore degli alberi che cadono.

Le abilità di creazione e raccolta possono salire di livello, quindi si compiono progressi sia per il crafting che per l’exp in generale. Con livelli più alti si può iniziare a vedere nodi e creature sulla bussola, accedere a nuove risorse e progetti di creazione e persino ottenere bonus che aiuteranno nei combattimenti. È chiaro che le tante possibilità consentono di perdere intere giornate per il semplice piacere di essere un crafter. Ma se tornerete a dedicarvi al PvE tutto quello che farete in tal senso sarà estremamente ripetitivo, anche se la sensazione di partecipare attivamente a un obiettivo di gruppo vi potrà sfiorare per qualche ora. E qui arriviamo al punto più dolente di New World.

 

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Non è un paese per il PvE

Il fondamentale e principale problema di tutto quello che non è player versus player, e specialmente tutte le missioni che vi saranno offerte da altri NPC negli avamposti, è la loro infinita e inconfutabile piattezza e ripetitività. Non mi ricordo, a mia memoria di ultracinquantenne, di aver giocato a un MMORPG che possa vincere a mani basse la palma del più “uguale fra gli uguali”, dove tutto continua a perpetrarsi immobile in ogni momento di gioco, partendo dal primo livello fino a quelli più alti. Anche perché la mappa è quella, l’isola è quella, i mob sono quelli e le cose da fare pochissime. Non si esce da nessun circolo vizioso che gli stessi sviluppatori hanno finito per creare (anzi, non creare), proponendo un territorio che al massimo poteva andare bene per il PvP (ma che alla fine risulta tutto uguale a livello scenografico pure per quello) e infilandoci a forza un contenuto PvE che sapevano già avrebbe finito per essere un qualcosa di raffazzonato. Un errore mostruoso per un MMO che si definisce tripla A.

Insomma, è proprio quello che Amazon Games ha implementato nel gioco ad essere decisamente limitato, e parlo di varietà di situazioni, territori, mob che frenano senza scampo il PvE. La scenografia di New World è una delle più ripetitive che la mente umana abbia mai partorito, e uscire dallo stereotipo della foresta diventa davvero difficile. Qualche spiaggia (del resto è un’isola), scheletri, pirati non morti, alci, fagiani e poco altro. Si ha davvero l’impressione di un qualcosa di non finito, nonostante i molti rinvii che il gioco ha subito. Anche i forti e gli avamposti sembrano fatti con copia e incolla, davvero una tristezza. Tutti posti in cui dovrete andare e ritornare solo con la forza delle vostre gambine e di qualche punto di “teletrasporto” che potrete usare (e ovviamente il recall dove vi sarete registrati), perché non sono state implementate cavalcature nel gioco.

E se la cosa potrebbe essere giustificata dal fatto che la dimensione della mappa non è così grande da “autorizzare” spostamenti veloci con mezzi di questo tipo, alla fine della fiera se ne avverte solo la mancanza, e pare un’altra occasione sprecata in un contesto, quello del PvP, che avrebbe giovato della fantasia dei programmatori, se solo si fossero impegnati a prevedere battaglie a cavallo o cose simili.

E qui ricordiamo ancora una volta l’ennesimo disastro e neanche tanto piccolo: bug ed exploit si stanno succedendo senza soluzione di continuità. Moltiplicazione di gold, la chat che ospita strane formule segrete in grado di trasformare New World in una sorta di avventura da affrontare in god mode e chi più ne ha più ne metta. Eppure siamo al cospetto di un prodotto rimandato diverse volte, che avrebbe dovuto essere testato in una maniera più funzionale da una casa importante come Amazon, e non cadendo in una spirale degna solo di piccoli studi indipendenti (che spesso poi se la cavano anche meglio).

 

bug

(Non) è un paese per il crafting e l’housing

Tornando al gameplay, mi pare che dovremmo parlare di crafting. Devo dire che l’ABC della semplificazione survival qui è implementata sufficientemente. Certo, il tutto alla fine risulta anche qui ripetitivo, ma devo dire che, per chi in genere nutre una certa allergia per questa feature, qui potrà capirla in maniera più lineare, per poi applicarla in seguito in altri MMO. Perché alla fine sempre di un grande tutorial si tratta, che vi permetterà indubbiamente di costruirvi le vostre armature, forgiare le vostre armi e tessere i vostri copricapi, raccogliendo un’infinità di materie prime, assemblandole negli avamposti e poi magari vendendole nell’emporio, ma anche qui la sensazione che rimanga tutto fine a sè stesso, data la natura incompleta del gioco, rimane alla grande. L’interfaccia, invece, se da altre parti ha ricevuto diverse critiche, per una volta a me non è dispiaciuta. Sarà che negli anni ho visto cose che voi umani… però non mi è parsa caotica, e ammetto di aver capito discretamente bene quello che si poteva e non si poteva fare, e cosa l’UI mi offriva in termini di controllo del mio modus operandi. Forse uno dei pochi punti a favore di New World, ma comunque da sottolineare.

Altra feature implementata discretamente è l’housing: questo non mi è dispiaciuto, anche se non ne sono un grande amante. Le possibilità sono molte e in parte legate al rapporto che avrete con il territorio: compiendo e portando a termine missioni nelle varie zone, infatti, potrete far salire la vostra reputazione in quel luogo ma anche far scendere il tasso di scambio per le merci, il costo delle materie prime e le tasse che pagherete sulla casa. Ma ecco qui un rapido riepilogo di questo contenuto di New World, una meccanica di gioco che consente ai giocatori di possedere un luogo di residenza all’interno dei numerosi territori di Aeternum e dei loro insediamenti.

Dopo aver soddisfatto determinati requisiti, i giocatori possono acquistare una casa che da personalizzare e far propria con un’ampia selezione di mobili e decorazioni. L’alloggio inoltre è utile, fornendo diversi usi pratici e miglioramenti alla qualità della vita. Per acquistare una casa in un determinato territorio sono richiesti un minimo di livello 15 del giocatore e livello 10 del territorio. Gli utenti possono avere un massimo di tre case in un dato momento. Sono disponibili quattro livelli di abitazioni, con livelli più alti che richiedono una maggiore reputazione territoriale per l’acquisto.

I proprietari sono poi tenuti a pagare una tassa di proprietà settimanale per mantenere la manutenzione. Il mancato pagamento di tale imposta comporterà la disattivazione di alcune caratteristiche abitative: non potrete usare il ritorno rapido, decorarla, invitare altri giocatori a visitarla, i vostri trofei non potranno essere esposti e non potrete usarla come magazzino.

Una casa è principalmente una feature estetica, ovviamente, che fornisce ai giocatori uno spazio personale che possono decorare e personalizzare a loro piacimento. Potrete creare personalmente i vostri arredi, visto che New World è il paradiso del crafting. I giocatori possono anche posizionare nella casa tutti gli animali domestici che hanno raccolto durante il loro viaggio e possono interagire con loro all’interno. In aggiunta potrete decorare la vostra casa interagendo con il prompt del menu degli alloggi sia all’esterno che all’interno della stessa. Ognuna è diversa, con differenti quantità di spazio e servizi: alcune case hanno balconi esterni, altre caratteristiche strutturali che consentono un’ulteriore personalizzazione e posizionamento dei mobili. Le case di livello superiore sono generalmente piuttosto lussuose e spaziose, permettendo la massima personalizzazione. Insomma, un contenuto davvero vario che però fa porre la domanda sul perché gli sviluppatori si siano concentrati su un aspetto “secondario”, invece di risolvere i tanti problemi di quelli principali.

 

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Non è un paese per qualsiasi cosa

Infatti non è certo l’housing il problema di New World. Un prodotto che non è né carne né pesce, non propende troppo verso il PvP, ma non esagera neppure con il PvE. Un endgame che lascia il tempo che trova, ed è uno dei motivi per cui la percentuale dei player arrivati al livello 60 è davvero bassa, inversamente proporzionale al numero di quelli che hanno già lasciato, svuotando di fatto i server. Beh, era prevedibile.

Anche le varie spedizioni, i dungeon che si incontrano dal livello 25 (sei in tutto, due da endgame al livello 60) per cui di fatto non esiste un group finder, non aggiungono niente di nuovo che possa trattenere un giocatore smaliziato che non si trovi al suo primo MMO, pieni di mob visti e rivisti che non differiscono da quelli che troverete nel mondo “esterno”, se non per i boss che comunque non sono nulla di eccezionale, così come i famigerati eventi dinamici sulla scia di tanti altri concorrenti (e che mi hanno ricordato quelli di ESO come ambientazione, più un qualcosa dell’ultimo Assassin’s Creed come atmosfera) che sono quasi sempre disertati dai più, impegnati ad abbattere alberi o a minare oro sulle montagne.

Ed è proprio la categoria dei crafter quella che ci esce meglio, o non ci è ancora uscita, da New World. Chi cercava l’avventura, l’ambientazione esotica, il combattimento action innovativo, oppure le grandi battaglie PvP se non un bel PvE animato da creature varie e originali, dovrà ricredersi. Spero vivamente che prima di partorire un altro prodotto, Amazon Games si cosparga il capo di cenere e ripassi i fondamenti dell’entertainment, perché così non si va da nessuna parte, purtroppo.

Dicevamo dei due dungeon endgame (Lazarus Instrumentality a Reekwater e Garden of Genesis/Origin a Edengrove): questi offrono una sfida ovviamente più dura nelle loro missioni PvE, che si possono affrontare solo se in possesso di una giusta chiave, ad uso singolo, e che hanno come ricompensa armi ed equipaggiamento epico e leggendario. Sempre parlando di contenuti di fine gioco, si può avere accesso ad alcune armi leggendarie prima del livello 60, ma bisogna comunque averlo raggiunto per avere la possibilità di scegliere quella preferita, invece di fare affidamento su drop casuali. Per intraprendere una missione che sblocchi un’arma leggendaria occorre essere al livello massimo e anche avere una padronanza di livello 20 sull’arma. Una volta soddisfatte queste condizioni, ci si può recare nella regione di Mountainhome e parlare con un NPC per intraprendere una quest che richiede di individuare tutti i componenti necessari per forgiarla. Con sette parti per ogni arma leggendaria e undici tipi di armi nel gioco, aggiornare il proprio arsenale ai massimi livelli possibili può essere una sfida endgame piuttosto significativa. Il punto è che bisogna arrivarci, al livello 60…

 

notte

Non è un paese per andare avanti

Concludendo, il tentativo di New World di “spuntare tutte le caselle” (nel senso di mettere più feature possibili al suo interno) lo ha di fatto reso dispersivo e scarsamente a fuoco. Il PvE è la vittima principale, che sembra esistere per puro obbligo morale, un obbligo nato in un momento in cui gli sviluppatori hanno avuto una crisi d’identità e hanno creduto che creare un prodotto solo PvP potesse essere il Male. La parte sandbox, con le sue fazioni in competizione e il crafting “ipnotico”, può distrarre per diverse decine di ore ma non risolve il fondamentale enigma, il punto interrogativo che pende come una spada di Damocle sul gioco.

Che cos’è quindi New World? Beh, sinceramente non penso lo sappia neppure Amazon, in questo momento. Non giriamoci troppo intorno: c’è ancora divertimento nei server, certo (sempre meno però! Si parla già di merge), ma da qui a dire che si senta un irrefrenabile impulso di continuare ce ne passa. Incompleto, in un perenne work in progress che però non si sa come possa terminare perché veramente pare tutta esposta, la sua pochezza. Il territorio limitato, il PvE blando e ripetitivo, il PvP “egoista” verso le compagnie più deboli. Vedremo come andrà a finire, per ora un grande pasticcio pieno di glitch (non ultimo quello che pare permetta di aggirare i ban).

Infine, la freccia all’arco della software house, per quanto riguarda il pubblico italiano, poteva essere quella della localizzazione nella nostra lingua e visto la penuria di MMO che praticano una cosa del genere, in effetti poteva essere un grande punto a vantaggio della giocabilità del titolo. Peccato che la traduzione sia incoerente e spesso a dir poco letterale. Viene il dubbio che si sia usato un traduttore automatico al posto di assumere un team apposito, perché di errori concettuali e grammaticali (frasi sconclusionate, spesso doppie o mancanti) New World è pieno e strapieno. Il prodotto di Amazon è anche doppiato in italiano, ma molte frasi doppiate durante le quest sono tagliate a metà.

 

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Un esempio lampante: “free” tradotto con “libero”, invece che “gratis”.

  • Voto finale
1.5

CONSIDERAZIONI FINALI

Ma che gioco è New World? Non è una domanda, è proprio una constatazione. Amazon Games aveva mille mila possibilità di fare bene, magari limitandosi a qualcosa di più lineare, non è che bisogna per forza stupire e fare le capriole e i salti mortali. Ma questa accozzaglia di roba buttata a caso fa disperare: un PvE insulso, un PvP appena superiore ma che certo finisce per essere insufficiente e svilito dalla tragedia dei contenuti versus environment e di un endgame estremamente scarno. Un mondo di gioco grande come una starting zone, una sorta di tutorial ABC per aspiranti giocatori MMORPG al loro primo svago. E in più una marea di bug, glitch, exploit.

Non ci siamo, oltretutto la vedo durissima rimediare a una struttura che è quella e che non permette di migliorare più di tanto. Restiamo in attesa di capire se prima o poi Amazon possa dire la sua nel mondo ludico degli universi online, ma per ora, mi dispiace, proprio no.

 

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Lorenzo "Plinious" PliniFrankMegasparrestonedRiccardo Tavano Recent comment authors
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Anonymous
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Anonymous

ma davvero c’è qualche genio che sta lì col VPN a downvotare per difendere sto schifo di gioco??? siete RIDICOLI!

Anonymous
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Anonymous

A sta spazzatura di gioco dopo tempo tre mesi prima che diventi completamente vuoto

Frank
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Frank

Quanta cattiveria verso un gioco in un solo articolo.
Vi siete dimenticati di scrivere che tutta questa cattiveria previene dalla NON collaborazione con Amazon Game Studio insieme alla partner.
Comunque sappiate che Amazon Game Studio ha occhi dappertutto, di sicuro New World non sarà l’ultimo progetto di Amazon Game Studio, a buon intenditore poche parole :)

Lorenzo "Plinious" Plini
Admin

No infatti, Amazon Games ne ha già pubblicato un altro! A febbraio è uscito Lost Ark, e abbiamo parlato anche di quello, come facciamo sempre :)
https://www.mmo.it/index.php/2022/02/21/lost-ark-recensione

parrestoned
Guest
parrestoned

vorrei tanto leggere una vecchia recensione quando uscì ff14 se siete stati così duri nel recensirlo, ho sempre più la convinzione che non volete attaccare il gioco ma chi lo ha sviluppato visto che “jeff bezos è il male assoluto il diavolo 666 “.
Io gioco dal day 1 e si ci sono problemi si non è originale si non è dio sceso in terra ma almeno non è un wow che dopo 14 anni buttati nel cesso perchè devi grindare fare daily e non avere una vita propria.
Nw è il giusto compromesso tra giocare un mmo e avere una vita perchè non siamo tutti dei nerd sfigati senza vita sociale come voi.

Lorenzo "Plinious" Plini
Admin

Sbagli a credere che siamo partiti prevenuti, in una recensione noi giudichiamo sempre il gioco, non chi l’ha sviluppato. Tra l’altro di NW abbiamo seguito e documentato tutto lo sviluppo fin da quando venne annunciato per la prima volta nel 2016. Le insinuazioni su FFXIV sono fuori fuoco, a quei tempi MMO.it non esisteva ancora, ma se ci fossimo stati sicuramente avremmo criticato la prima versione del gioco.
P.S: grazie per gli insulti gratuiti, dicono più su di te di quanto dicano su di noi ;)

TimBurton
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TimBurton

E niente.. non ci riuscite proprio a non parlare di newworld eh? Potevate fare una articolo sulle nuove cose introdotte nel PTR,.. ed invece.. un altro articolo in cui parlate male di NW.. sembra quasi che vi stiano “pagando” per buttare fango su sto gioco.

Marco Alberico
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Marco Alberico

Guarda il fango se lo tirano addosso da soli, con tutti i casini che hanno combinato, combinano e continuano imperterriti a combinare e ora con la notizia anche dei merge dei server (hahahahahahahahahahahahahahahabauaahhahahahahahahahahahahahahahahahah in neanche 1 mese gia’ si parla di unire i server per mancanza di player aribuahahahahahahaahahahahahahahahah), chissa’ che macello tireranno fuori, anzi speriamo imploda tutto cosi’ almeno la si chiude qui questa buffonata, purtroppo costata a molti 40 euri. Ah gia’ perdona, vi hanno venduto 1/3 il resto ora arriva a rate, se gia’ da ora e’ un calvario, pensa con gli altri 2/3 del gioco, brrrrrrrrrrrrr mi vengono i brividi, ma se la fortuna gira bene, puo’ darsi che neanche ci arrivano, muore molto prima e il colpo di grazia sara’ proprio il merge…..buona fortuna con l’inventario, le skill e il personaggio a quei pochi che rimangono a giocarci, per carita’ non oso immaginare cosa succedera’ con l’unione dei server, una delflagrazione totale del mondo di gioco, alle piu’ buone…. Mi aspetto molti pollici giu’ dai fan sfegatati, ma tanto c’e’ poco da fare il destino del gioco e’ gia’ segnato, aivoia a sperare nel gruppo di dev che prima vendevano spazzolini e dentifricio per cani,… Read more »

TimBurton
Guest
TimBurton

E a te cosa cambia se chiude o non chiude? Non ti piace.. vai a giocare ad Elyon e alle sue missioni super variegate.. o alla beta di lost ark, dove mi è bastato vedere una missione in cui dovevo portare dei fiori ad una tizia e poi metterli in un vaso.. che gia mi sono venuti i brividi.

Marco Alberico
Guest
Marco Alberico

Guarda Elyon fa schifo anche a me, ma Lost Ark, GW2, BDO, WOW, ESO, e ci metto pure Perfect World sono 10000000000 volte meglio di Scam World, tanto per cominciare, poi se decido di andare su un pvp full allora di certo non e’ Bug World, ma ad esempio il nuovo progetto Myth of Empyre che e’ nettamente superiore con costruzione libera, full pvp full loot, guerre e conquiste VERE non istanziate alla cattura la bandiera, sopravvivenza, crafting serio etc etc etc. Anche Ark e’ superiore in tutto, anche Rust, guarda ci metto pure Scum e Dayz, se devo scegliere un online full pvp vado sui sandbox, se devo scegliere pvp farlocco e pve vado sui themepark, se devo perdere tempo e camminare ore e ore per poi farmi trollare dal primo cheater che passa o da quello che exploita per riempirsi subito di gold molto prima di me senza tanto sbattimento, allora vado su Scam World. Non e’ questione di parlarne male, e’ proprio un prodotto fallato su tutti i fronti, c’e’ poco da stare a difenderlo o discutere, non e’ ne’ carne ne’ pesce, non e’ un vero pvp perche’ e’ tutto farlocco, senza full loot, senza vere… Read more »

Anonymous
Guest
Anonymous

anche aftermath ha il full pvp e costruzione libera, peccato sia uno scam

Marco Alberico
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Marco Alberico

Linka che sto scam gioco non lo conosco, e comunque non vuol dire che gli altri sandbox full pvp lo siano, un buon titolo lo si vede da subito, poi se fallisce o non riesce a raggiungere gli obiettivi pazienza, ma almeno i dev ci provano a fare qualcosa di nuovo, di diverso dal solito grindone coreano mmo, invece Amazon ha preferito la strada piu’ sicura, copiando (MALISSIMO) varie features da altri mmo gia’ esistenti, creando cosi’ un gioco scialbo, privo di anima e originalita’, inoltre strapieno di bug ed exploit manco fosse sul serio un sandbox tipo ark, pensa che fallimento, moooooolto peggio, un titolo che non e’ ne uno ne l’altro genere, un fallimento totale, e lo si vede dai numeri ormai risicati in neanche un mese, guarda Atlas ha avuto vita migliore di Exploit World, e veramente ci metterei un punto perche’ piu’ si parla di questo titolo e piu’ si sente la puzza di marcio e di soldi buttati, difendere l’indifendibile non premia nessuno, solo le case di software che continuano a sfornare mmo di m…. perche’ tanto c’e’ sempre gente disposta a difenderli, continuate pure se vi piace farvi trollare cosi’, vorrei vedere ognuno di… Read more »

Lorenzo "Plinious" Plini
Admin

Si chiama recensione. Sai, sono quegli articoli in cui si valuta un prodotto e si consiglia agli utenti come spendere i propri soldi.

Lorenzo "Plinious" Plini
Admin

Comunque una news sulle nuove cose introdotte nel PTR l’abbiamo fatta, eccola ;)
https://www.mmo.it/index.php/2021/11/11/new-world-apre-il-reame-pubblico-di-prova-e-arriva-una-nuova-arma-il-guanto-del-vuoto

Riccardo Tavano
Guest
Riccardo Tavano

Adesso linkagli anche l’articolo dei 7 nuovi dupe exploit e magari parliamo anche un po’ dello stealth nerf al loot ed all’exp del crafting/mastery ecc ;)
Giusto per allungarti a dismisura il brodo visto che il gioco non ha contenuti.