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Tarisland: sparito ogni riferimento al “non pay to win”, scoppia la polemica

Tarisland: sparito ogni riferimento al “non pay to win”, scoppia la polemica

Tarisland, sin dal suo primo annuncio ad aprile, è sempre stato promosso da Tencent come un MMORPG “non pay-to-win“. Anche all’interno della descrizione del profilo X/Twitter era ben esplicitata questa cosa, ma adesso ci sono delle novità.

I riferimenti espliciti sono infatti stati eliminati e le proteste della community non si sono fatte attendere. Il titolo, che prima veniva presentato come un “MMORPG non P2W su PC/mobile”, adesso viene descritto semplicemente come un “MMORPG classico su PC/mobile”. Come capirete si tratta di una differenza sottile ma fondamentale.

I problemi erano emersi già a partire dalla Closed Beta, nella quale i giocatori potevano spendere soldi veri per oggetti di gioco grazie allo store interno e si è presto notato che gli oggetti in vendita avevano un effettivo impatto sul gioco, distruggendo già di base le promesse sul “non P2W”.

Tarisland is removing all instances “non-P2W” marketing across their social channels
byu/realwords inMMORPG

Con i soldi reali, infatti, si può acquistare gold, che poi può essere scambiato per qualsiasi cosa. Anche se Tarisland non offre nel cash shop oggetti che aumentano le statistiche, che sarebbero effettivamente considerati P2W, il problema risiede nella possibilità di acquistare oro, che può poi essere usato nella casa d’aste per acquistare oggetti che aumentano le statistiche.

Gli sviluppatori di Tarisland hanno rilasciato una dichiarazione, che potete leggere in fondo all’articolo, con cui tentano di fare un po’ di damage control. Hanno preso atto del feedback del secondo Closed Beta Test tenutosi pochi giorni fa e si sono scusati per l’eventuale confusione causata. Hanno anche sottolineato la loro intenzione di creare un MMORPG giusto, evitando la vendita di oggetti che potrebbero influire sull’equilibrio del gioco. Se ci riuscissero, sarebbe probabilmente il primo MMO cinese nella storia a non essere P2W.

Gli sviluppatori hanno ammesso che il feedback della community ha evidenziato diverse carenze nel loro approccio. Si sono impegnati a non vendere articoli che migliorano i personaggi nel negozio ufficiale e a ottimizzare continuamente il loro modello di monetizzazione per garantire un ambiente di gioco equo e un’esperienza di gioco positiva.

 

Ricordiamo che Tarisland uscirà ufficialmente nel corso del 2023 (anche se a questo punto viene il dubbio che il lancio sia rimandato al 2024) e verrà pubblicato come free-to-play, con cross-play e cross-progression tra PC e mobile. Che cosa ne pensate di questa situazione?

 

Fonte 1, Fonte 2

 

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