Game over per MapleStory 2: l’MMORPG di Nexon che abbiamo recensito un anno e mezzo fa, chiuderà i battenti il 27 maggio. I server si spegneranno quindi a meno di due anni dalla loro accensione, in un triste epilogo di una storia comunque per la verità non proprio iniziata benissimo.

MapleStory 2 non soffriva di problemi particolarmente gravi, ma non aveva neppure grandi pregi: era un MMORPG nella media, di stile orientale e simile a molti altri.

Gli sviluppatori hanno commentato così la decisione di chiudere i server:

Saremo per sempre grati della vostra pazienza e del vostro affetto per MapleStory 2 sin da quando abbiamo iniziato a reworkare il gioco, iniziando con Project New Leaf, ma alla fine abbiamo deciso che non saremo in grado di offrire il tipo di servizio che potrebbe raggiungere le vostre aspettative.

Abbiamo quindi guardato al corrente stato del gioco e abbiamo deciso che non fosse possibile mantenere gli aggiornamenti del gioco rimanendo fedeli a ciò che ha reso MapleStory 2 il vostro MapleStory 2. […]

Nexon sta anche rimborsando tutti gli acquisti effettuati tra dicembre ed oggi. Ci sono anche alcuni eventi pianificati che porteranno il mondo di gioco lentamente al tramonto.

Da notare che il titolo sarà giocabile come free-to-play tramite Steam e il Nexon Launcher fino alla chiusura. Qui di seguito potete leggere il tweet con cui gli sviluppatori hanno annunciato lo spegnimento dei server.

With extremely heavy hearts, we are deeply saddened to inform you that we will be closing down the Global MapleStory 2 service.

Full Notice: https://t.co/yVHMEspxHc pic.twitter.com/lwr3iL3Zsr

— MapleStory 2 (@PlayMaple2) March 18, 2020

Fonte 1, Fonte 2

Giacomo "Asczor" Conti

Ad Asczor piace videogiocare e soprattutto videogiocare bene. I giochi per lui vanno fruiti sfruttandoli fino in fondo al meglio delle proprie capacità. È per questo che Asczor s’incazza, e non poco, quando i giochi non rispettano i suoi standard di qualità. Però ha sempre le sue buone ragioni per farlo e, al contrario, non manca mai di lodare i giochi meritevoli. Peccato che siano davvero pochi.