Anche quest’anno il Lucca Comics & Games è finito. Durante la fiera ho avuto possibilità di intervistare due dei membri dell’italianissimo team di sviluppo di Tribe: The Broken Circle, novità in arrivo per il mondo dei free to play.
Questo gioco innovativo sfugge ai tradizionali schemi di classificazione dei videogiochi e può essere considerato uno strategico a turni con elementi di sviluppo RPG. L’obiettivo del team di sviluppo è quello di creare un gioco fortemente competitivo e bilanciato, in cui due sciamani si scontrano per ottenere il favore della natura e della propria tribù. La natura sceglie infatti gli sciamani per essere i suoi campioni, ma solo uno diventerà il prescelto.
Le nostre vittorie e sconfitte verranno riflesse, oltre che nella graduatoria, dalla grandezza della nostra tribù. Una sconfitta può infatti farci perdere molti seguaci. È possibile però avere al nostro servizio personaggi speciali che possono aiutarci in vari modi. Ad esempio è possibile incolpare della sconfitta un Capro Espiatorio, con il beneficio di non perdere membri della tribù ad eccezione di quest’ultimo. Oppure il Cacciatore può contribuire al mantenimento della nostra tribù, la quale avrà delle scorte di cibo da rifornire periodicamente per mantenere alto il morale della stessa.
Per poter sconfiggere gli altri sciamani dobbiamo ingaggiarli in battaglie. Queste si svolgono in un modo che ricorda altri giochi di carte competitivi come Hearthstone. Avremo un pool iniziale di risorse pseudo-casuale con cui effettuare rituali, evocare elementali o spiriti. Non potremo vedere la quantità di mana rimasta agli avversari né il tipo. L’unica informazione a nostra disposizione sarà il tipo di mana che l’avversario sta potenziando e quali elementali sono stati evocati. Questo perché la generazione di risorse mana che avviene ogni turno è in minima parte casuale e in parte a scelta del giocatore, anche se la nostra scelta sarà visibile all’avversario, aumentando la profondità strategica del gioco.
Gli elementali saranno diversi per abilità e caratteristiche di attacco e difesa, ma anche per il loro ruolo di combattimento. Infatti ci sono diverse categorie di elementali disponibili: Protettore, Distruttore e Curatore. Avremo completa libertà su quali categorie scegliere per i tre slot degli elementali, ma ad esempio senza un Protettore sarà difficile durare molto per il nostro Sciamano. Se decidessimo poi di voler cambiare strategia potremo sempre bandire uno dei tre elementali presenti per far posto a una nuova invocazione, ricevendo qualche risorsa in cambio. Gli spiriti invece saranno carte uniche e peculiari che resteranno in gioco ad influire sugli esiti della battaglia tramite molte più abilità rispetto agli elementali. Un’ultima componente che influirà sulle partite sarà il nostro totem. Questo in pratica costituirà il nostro albero talenti che andremo a costruire tramite teste che man mano vi aggiungeremo, ciascuna con diverse aree di influenza non direttamente legate agli elementi, quali ad esempio onore, furtività, furia e così via. Inizialmente sono previsti 30 livelli, potendo aggiungere una testa al totem ogni 3 livelli per un totale di 10 teste a loro volta potenziabili. Questo ci caratterizzerà dagli altri sciamani e fornirà una peculiare impronta di gioco alle nostre partite. Ad esempio un particolare stile di gioco ci fornirà molti bonus fintanto che non avremo elementali, controbilanciata dal rischio in quanto poco raccomandabile per non perdere velocemente le partite.
Tramite missioni giornaliere è poi possibile ricevere carte o perfino bustine. Le carte che potremo trovare sono di cinque tipi diversi: elementale, spirito e rituale che andranno a interessare più l’ambito delle partite, mentre le carte totem e personaggio influiranno più sull’aspetto di sviluppo GDR. Se anche qui è presente un elemento di casualità questo è gestito e sotto controllo, in quanto potremo sì trovare carte potenti in qualsiasi pacchetto, ma queste avranno dei requisiti specifici di totem o livello sciamano per poter essere usate in partita. In questo modo chiunque compri i pacchetti avrà il vantaggio di poter trovare più facilmente le carte che cerca rispetto a chi decide di completare le missioni, senza però rompere l’equilibrio in proprio favore a causa dei requisiti, evitando quindi il pay to win.
La modalità di gioco attualmente disponibile è l’1v1 ma sono previsti anche 2v2 a squadre e una modalità raid che permetterà di affrontare temibili boss e ricevere potenti ricompense, da usare esclusivamente in questa modalità (sempre per mantenere il bilanciamento).
Come anticipato Tribe: The Broken Circle sarà free to play, con uno store che permetterà di supportare il team di sviluppo ricevendo in cambio oggetti puramente estetici per evitare di minare l’aspetto competitivo bilanciato del titolo. Nonostante la data di release non sia ancora stata stabilita la closed beta è fissata per il 25 dicembre di quest’anno, ed è possibile iscrivercisi dal sito ufficiale.
Gamer da sempre, appassionato di Giappone, film sci-fi, GDR cartacei e non, videogiochi strategici, gestionali ed MMO. Ha sempre prediletto il PC come piattaforma di gioco dato che permette di personalizzare e aggiornare l’hardware oltre alle prestazioni grafiche d’avanguardia. Attualmente impegnato su Ultima Online (sì, è anche un retrogamer), attende senza perdere la speranza l’MMO della prossima generazione.
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