Malgrado le (poche) informazioni diramate durante la BlizzConline 2021 su Diablo 4, la sua data di uscita rimane ignota. Blizzard comunque aveva già annunciato che l’atteso action RPG hack ‘n’ slash non uscirà quest’anno.
Stasera però è stata mostrata la classe del Rogue, o Tagliagole in italiano, insieme ad un po’ di footage di gameplay. La classe pare essere basata su un archetipo femminile e, come il barbaro, è una vecchia conoscenza dei giocatori di Diablo. Anzi: è una delle più antiche, visto che una sorta di rogue era già presente nel primo Diablo, nel 1997, che usava tipicamente l’arco. In seguito, si è evoluto nell’Amazzone di Diablo 2 e nell’Assassina di Lord of Destruction.
In Diablo 4, comunque, il Tagliagole sarà un personaggio molto customizzabile, che potrà alternare l’uso di armi a distanza con le classiche mosse corpo a corpo. Sarà quindi sia una sorta di damage dealer ranged, sia un assassino stealth.
Tra le abilità spicca un dash in avanti, una sorta di movimento rapido che danneggerà tutti i nemici che si troveranno sulla linea di spostamento del personaggio. Sarà di fatto questa, con ogni probabilità, l’abilità caratterizzante della classe.
A seconda della specializzazione, scelta tra una tra tre disponibili, il Tagliagole avrà accesso a diverse skill speciali o all’uso di combo point, come già notoriamente avviene su World of Warcraft. A quanto pare, il tagliagole sarà in grado di utilizzare diversi elementi per danneggiare i nemici, infondendo per esempio le proprie armi con acido o freddo, ed ottenendo pertanto effetti differenti.
Gli sviluppatori hanno poi parlato anche delle mount, degli accampamenti e del PvP di Diablo 4 in un lungo video diario che trovate qui di seguito, subito dopo il trailer di annuncio del Tagliagole.
Nel frattempo, durante la BlizzConline è stato annunciato un altro gioco a tema Diablo che ha completamente rubato la scena, ovvero Diablo 2: Resurrected.
Ad Asczor piace videogiocare e soprattutto videogiocare bene. I giochi per lui vanno fruiti sfruttandoli fino in fondo al meglio delle proprie capacità. È per questo che Asczor s’incazza, e non poco, quando i giochi non rispettano i suoi standard di qualità. Però ha sempre le sue buone ragioni per farlo e, al contrario, non manca mai di lodare i giochi meritevoli. Peccato che siano davvero pochi.
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