Negli ultimi anni si sono susseguite negli Stati Uniti una serie innumerevole di polemiche legate alle pessime condizioni lavorative di molti sviluppatori. Gli orari di lavoro variabili, gli scarsi ammortizzatori sociali, il mobbing, i periodi di crunch, ed in generale la qualità lavorativa tipica di chi si occupa di tecnologia e videogiochi hanno causato lamentele da ogni parte, ed oggi, finalmente, qualcosa si sta muovendo. Uno dei sindacati più grandi d’America, il Communications Workers of America (CWA), in unisono con alcuni dei più influenti attivisti del tema provenienti dalla California, ha comunicato le sue intenzioni di riunire i lavoratori del tech & videogame sotto la sua egida. L’operazione è chiamata Campaign To Organize Digital Employees, o…
Nasce il sindacato degli sviluppatori di videogiochi?

DEVONO I CRITICI ESSERE BRAVI IN CIO’ CHE CRITICANO? – IL COMMENTO DI ASCZOR
Inutile negarlo: il rapporto tra la critica ed il prodotto criticato è da sempre molto difficile. Del resto, un pensiero che viene espresso frequentemente è che chi critica non sa fare, dunque il suo ruolo non può essere altro che di commentare ciò che altri hanno fatto. Da ciò discenderebbe una qualche inferiorità del commentatore rispetto al produttore dell’opera: il primo non fa altro che fruire di qualcosa che non saprebbe fare da solo e, in base alla sua millantata esperienza, ne dà un giudizio; il secondo, invece, è quello da cui tutto origina e grazie al quale il critico lavora – per questo dev’essere senz’altro più in alto nella scala gerarchica della società. Iginio…