MMO.it

Palworld: le nostre prime impressioni – Provato

Palworld: le nostre prime impressioni – Provato

Eccoci qua a parlare del fenomeno del momento, Palworld! Il gioco di Pocketpair sta macinando numeri assurdi, superando le 8 milioni di copie vendute in meno di sei giorni.

Palworld è disponibile in early access su Xbox Series X/S e PC via Steam al prezzo di 28,99€, oltre che essere incluso su Xbox Game Pass (sia la versione PC che quella console). Al momento della stesura dell’articolo non è presente il crossplay tra Steam Microsoft, ma dovrebbe arrivare con un aggiornamento futuro.

Il titolo è stato inizialmente pubblicizzato come un Pokèmon con le armi da fuoco, salvo poi rivelarsi un survival sandbox combinato a un monster taming. Diciamolo fin da subito, il gameplay è totalmente diverso da quello della serie di Game Freak. Condivide solo alcuni aspetti, come la cattura e l’addestramento di creature, ma per il resto è molto più simile a giochi come ARK.

Ma veniamo alla questione: Palworld vale i vostri soldi e il vostro tempo? La risposta breve è: secondo noi sì. Se volete sapere il perchè, vi invitiamo a proseguire con la lettura.

 

 

Inoltre potete recuperare la replica del primo streaming che abbiamo realizzato sul canale YouTube MMO.it Extra, mentre se volete approfondire la roadmap ufficiale annunciata dagli sviluppatori vi rimandiamo alla news dedicata.

Il gioco è interamente tradotto in italiano nell’interfaccia e nei sottotitoli, senza particolari sbavature.

 

La traduzione italiana ci ha soddisfatto.

Comparto grafico e design

Palworld gira in Unreal Engine 4 e graficamente fa il suo lavoro. I dettagli sono interessanti, i modelli un po’ cartooneschi potrebbero fare storcere il naso a molti, ma ci siamo spesso ritrovati a osservare con piacere alcuni scorci, decisamente notevoli. Serve ancora un po’ di pulizia, visto che non mancano glitch e compenetrazioni, ma al momento non ci possiamo lamentare della grafica in generale.

Il design dei Pal è troppo spesso palesemente ispirato a Pokémon eistenti, tanto da dare l’effetto “Pokémon preso su Wish”, anche se abbiamo apprezzato alcuni design. Gli effetti sonori sono talmente simili a quelli degli ultimi The Legend of Zelda da sfiorare il plagio.

 

Il gioco presenta colpi d’occhio notevoli.

Gameplay

Dopo aver creato il vostro avatar, con un editor abbastanza elementare, vi ritroverete nudi in una spiaggia senza indicazioni, se non di dover trovare le torri.

La lore del gioco è abbastanza risicata: potete ottenere qualche informazione parlando con gli NPC che trovate in giro e raccogliendo le note, ma appare chiaro che i ragazzi di Pocketpair non si sono ancora focalizzati su questo aspetto.

Il tutorial iniziale è completo e vi accompagnerà passo dopo passo attraverso le prime fasi, dunque non preoccupatevi anche se non siete esperti di questo genere di giochi. Ben presto vi renderete conto che non potrete sopravvivere da soli e dovrete catturare gli esseri che popolano l’isola, i Pal appunto. La cattura avviene esattamente come su Pokémon: indebolite il Pal e poi lanciate la sfera. Potete portare fino a cinque Pal con voi, mentre gli altri verranno spediti al box, che funge anche da hub centrale per la vostra base.

All’interno della base potrete affidare ai vari Pal diversi compiti, a seconda delle loro caratteristiche. Viene da sé che creature simili a galline saranno adatte a produrre uova mentre altre simili ad Alpaca saranno ottime per farmare tessuti.

 

L’editor è davvero basilare.

Il numero di Pal che è possibile avere a lavorare nella base aumenterà con il livello della stessa, che potrà essere potenziata soddisfacendo determinate condizioni. A lungo andare la vostra base diventerà una catena di montaggio dove i vostri schiavi… ehm Pal raccoglieranno risorse per voi.

Fattori da tenere a mente sono la fame, che potrà essere recuperata installando una mangiatoia, e la salute mentale dei vostri Pal, che andrà conservata costruendo strutture ricreative come le terme. I Pal possono poi essere comprati o venduti presso determinati mercanti.

Il sistema di combattimento è ancora abbastanza claudicante: le hitbox non sono molto precise e i leggeri colpi di lag rendono talvolta difficile capire se il colpo è andato a segno o meno. Sono presenti manovre evasive come le schivate e si possono utilizzare diversi tipi di armi, come archi, clave, armi da fuoco e, naturalmente, si può combattere insieme al proprio Pal, anche se per ora il combattimento risulta abbastanza confusionario.

In caso di morte potrete scegliere un punto di respawn ma perderete tutto il vostro inventario, che può essere recuperato tornando dove siete stati sconfitti, in classico stile survival.

 

Le boss fight saranno tutt’altro che semplici.

Di tanto in tanto la vostra base subirà dei raid da parte di bracconieri o altri Pal, pertanto dovrete gestire anche le difese del vostro campo, come se si trattasse di un tower defense.

Come avrete capito le meccaniche di base sono parecchie, rendendo il gioco più complesso di quello che poteva apparire a una prima occhiata. La gestione di fame, freddo e caldo non sono molto complicate e non vi troverete praticamente mai in carenza di risorse. I vari progetti si sbloccano semplicemente spendendo i punti ricerca che otterrete salendo di livello, anche se alcuni di essi saranno bloccati finché non raggiungerete un determinato livello. Oltre a sbloccare nuove costruzioni, salire di livello vi permette anche di distribuire punti statistica per potenziare il proprio personaggio. Anche se al momento il sistema non sembra particolarmente stratificato, è comunque un’aggiunta interessante.

L’esplorazione è un altro aspetto fondamentale della produzione, resa semplificata dall’utilizzo dei Pal, che potranno essere cavalcati via terra, mare e cielo. Il mondo al momento è piuttosto vuoto: potrete esplorare piccoli villaggi semi deserti, liberare i Pal catturati dai bracconieri, affrontare i world boss e i dungeon, ma vi imbatterete spesso in aree desolate, nonostante i biomi siano ben diversificati. I paesaggi suggestivi non mancano, ma spesso sono fini a se stessi.

 

Talvolta il design delle creature rasenta il plagio.

Multiplayer

Come accennato in apertura, è possibile giocare da soli, con un gruppo di quattro o in server da 32 giocatoriIl gioco cooperativo funziona semplicemente tramite drop in/drop off, con gli amici che potranno entrare nella vostra partita quando vogliono, tramite codice. È importante notare che l’host deve essere online affinchè tutti possano proseguire la partita, fattore che limita enormemente il gioco. Speriamo che venga sistemato con il tempo.

I server da 32 forniscono un’esperienza massiva, anche se al momento sprovvista di PvP, ma assolutamente sconsigliata per i neofiti, visto che vi troverete il mondo coperto di basi di altri giocatori e dovrete andare in cerca di un angolo per voi. Inoltre può capitare che i server ufficiali chiudano all’improvviso, finendo per farvi perdere tutti i progressi. Pertanto, al momento vi consigliamo di giocare semplicemente con i vostri amici, a meno che non vogliate hostare un server.

Si possono anche creare gilde di massimo 20 giocatori, che possono condividere le risorse, e le basi di ogni singolo giocatore possono essere utilizzate come punto per il viaggio rapido.

Il potenziale per il multiplayer è insomma notevole, ma Pocketpair deve lavorare ancora parecchio su questo aspetto.

 

Picchiare polli in compagnia è un’esperienza edificante.

Conclusioni

In conclusione, Palworld si è rivelato un prodotto molto più solido e divertente di quanto non ci aspettassimo. Certamente ci sono ancora molti aspetti che vanno sistemati, come un maggior numero di attività nel mondo virtuale e la componente multiplayer, ma le basi ci sono tutte ed è sorprendente che un early access sia uscito così stabile, nonostante la presenza di bug e glitch, ma nulla che infici l’esperienza. Tuttavia c’è ancora molto da lavorare su alcuni frangenti, come il sistema di combattimento.

Certo il gioco è estremamente derivativo: design dei Pal copiati da Pokémon, esplorazione e suoni presi direttamente da Breath of the Wild e meccaniche ispirate ad altri survival, ma il modo in cui il titolo amalga tutto lo rende incredibilmente divertente. A suo favore bisogna dire che è la prima volta che si vede un survival sandbox combinato ad un monster taming.

Se siete tra i pochi che non hanno ancora provato Palworld vi consigliamo di dargli una possibilità, almeno su Game Pass.

 

Voi che ne pensate di Palworld? Fatecelo sapere nei commenti!

 

Placeholder for advertising

7
Lascia una risposta

avatar
3 Comment threads
4 Thread replies
0 Followers
 
Most reacted comment
Hottest comment thread
7 Comment authors
La confraternita dei nerfSkorpioAnonymousSenryuNicola "Rey" Reinaldo Fornaini Recent comment authors
più recenti più vecchi più votati
Xerotos
Guest
Xerotos

Ottima anteprima.

Mi permetto solo di aggiungere una cosa non ben specificata.

Se provate la versione del Gamepass sarete una o due patch indietro rispetto alla versione rilasciata su Steam il che può essere molto limitante per un Early Access.

Inoltre la versione su Gamepass è limitata a 4 giocatori al contrario di Steam dove si può giocare fino a 32 giocatori insieme nello stesso server.

Considerate inoltre che non c’è crossplay quindi se lo acquistate su gamepass non potete giocare con chi l’ha preso su Steam e viceversa.

Per questi motivi e considerando che è un Early Access io consiglio di provarlo pure su Gamepass per vedere se piace, ma se siete intenzionati a giocarlo seriamente è la versione di Steam quella più completa e aggiornata.

La confraternita dei nerf
Guest
La confraternita dei nerf

Allora questa volta dopo tanto tempo ho voluto provare questo titolo sandbox, dopo le delusioni enormi su Conan Exile, Ark che tocca ricomprarlo senza che abbiano sistemato nulla a parte la grafica e life is feudal morto e sepolto etc etc, e devo dire che una parte dei miei dubbi sono spariti, il gioco è molto intrigante, complesso nella sua semplicità e graficamente piacevole. Però c’è un però, se giocato single o coop l’esperienza è veramente appagante, penso uno dei pochi sandbox fluido, senza tanti fronzoli, giocabilissimo sin da subito e molto vario, ma appena si entra nell’official online………brrrrrr cose mai viste nemmeno su Ark, server che wippano senza motivo dall’oggi al domani, cheater che ti killano in pve con poteri da amministratore….lag enormi tanto che fai il rollback da solo in pratica se crashi, e tanto altro che sembra la fiera dell’orrore. Ecco su questo punto i dev devono proprio fare un lavoro enorme non solo di pulizia ma proprio di netcode, ho sentito che nella loro roadmap c’è anche il pvp, bene ma non adesso, non ora ma neanche fra un anno, in queste condizioni attivare su alcuni server il pvp è un suicidio collettivo, è qualcosa di… Read more »

DIO DEMOCRATICO
Guest
DIO DEMOCRATICO

scusate una precisazione lo stile grafico NON è cartunesco è INFANTILE è ben diverso .ma se per voi è la stessa cosa ok

Anonymous
Guest
Anonymous

hahahaha, ha pure editato il post, per togliere il suo solito doppio punto.

Skorpio
Guest
Skorpio

Sono d’accordo però anche Pokemon ha uno stile molto “infantile” ed è stato sempre giocatissimo quindi non lo vedo come un gran difetto.