Jeff Grubb, giornalista di VentureBeat, ha rilasciato recentemente alcune indiscrezioni circa Battlefield 6, il prossimo capitolo della nota saga che con ogni probabilità vedrà la luce a fine 2021.
Ebbene, la novità più importante è legata al setting: Battlefield 6 si ambienterà nella guerra moderna, lasciando forse lo spazio al massimo a qualche gadget vagamente futuristico. Si tratta di un ritorno alla formula classica di Battlefield 2, 3 e 4, tutti molto apprezzati dal pubblico e legati da un’ambientazione realistica e plausibile.
Da notare che l’uscita di Battlefield 6 a fine 2021 e la sua ambientazione moderna sono stati profetizzati anche da Plinious, quindi l’indiscrezione si fa sempre più plausibile, sebbene non sia stata confermata ufficialmente.
Intanto Laura Miele, la chief studios officer di Electronic Arts, ha promesso che il prossimo capitolo di Battlefield sarà un vero passo avanti per il franchise e per il genere degli sparatutto in generale. Ecco le sue dichiarazioni:
I nostri studi stanno facendo diventare realtà le loro idee folli e ambiziose. Ad ogni nuova generazione di console, DICE alza gli standard dell’eccellenza visiva e audio. Stiamo creando battaglie epiche caratterizzate da una scala e un realismo mai visti prima.
C’è poi tutto un filone di ipotesi legate all’arrivo dei Battlefield su next-gen. Dapprima, sembrava che sulle nuove imminenti console (PlayStation 5 e Xbox Series X) sarebbe arrivata una remaster di Bad Company, l’amato spin-off della saga, come vi avevamo riportato anche noi più nel 2017. Adesso pare però che questa idea non si concretizzerà: secondo Grubb, infatti, un’edizione rimasterizzata di Bad Company o Bad Company 2 sarebbe stata scartata da DICE.
Qui di seguito potete vedere il video resoconto dello youtuber Westie sull’argomento. Infine ricordiamo che Battlefield 5 ha da poco visto l’uscita dell’ultimo grande aggiornamento.
Ad Asczor piace videogiocare e soprattutto videogiocare bene. I giochi per lui vanno fruiti sfruttandoli fino in fondo al meglio delle proprie capacità. È per questo che Asczor s’incazza, e non poco, quando i giochi non rispettano i suoi standard di qualità. Però ha sempre le sue buone ragioni per farlo e, al contrario, non manca mai di lodare i giochi meritevoli. Peccato che siano davvero pochi.
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