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Premesso che hai fatto tutto da solo :D Se non vuoi giocare titoli che non hanno la traduzione in italiano è una tua libera scelta e questo non si può discutere, ci mancherebbe. Però, visto che è una tua scelta personale, non puoi “attaccare” chi non la pensa come te e chi gioca in inglese, perché altrimenti diventi come quei vegani/vegetariani che si sentono in obbligo di convincere gli altri che seguire una filosofia di alimentazione diversa dalla loro è il male assoluto. Se si vuole che una propria scelta venga rispettata, la cosa deve essere bidirezionale e quindi vanno rispettate allo stesso modo le scelte altrui, per quanto differenti dalle proprie, senza imposizioni.
Ergo, se io dico “va bene, non supporti titoli senza la traduzione italiana, sei liberissimo di farlo”, per equità e rispetto reciproco tu dovresti convenire che io a casa mia posso giocare i titoli nella lingua che preferisco e non dire “vai via dall’Italia, ecc ecc” o insinuare che denigro la mia lingua.

E questo perché a differenza tua, dal mio punto di vista la traduzione italiana bislacca non è meglio a prescindere se poi mi fa perdere il senso di una frase, non mi fa capire dei passaggi di trama o rende indecifrabili le istruzioni di una missione. Preferisco giocare in inglese e la traduzione farmela io in tempo reale e godere appieno del gioco. Anche perché indovina? I ricordi che avrò di quell’esperienza di gioco saranno in italiano, non in inglese ;)
Capirei invece di più (molto di più) se tutto sto casino si facesse per un gioco sviluppato in Italia da italiani e che non prevedesse la nostra lingua. Ecco questo no, mentre se dei programmatori asiatici non mettono l’italiano in un giochino (di cui alla fine su questo sito probabilmente non frega una fava a nessuno) la notte dormo lo stesso.

Nella vita ci vuole un po’ di equilibrio e di elasticità mentale, perché altrimenti si vive male e da certi discorsi non se ne esce più. Inoltre quando si esprimono opinioni con così tanta convinzione e con un tono quasi da “imposizione” o comunque “se non la pensate come me siete sinistroidi che devono abbandonare l’Italia” poi ci vuole totale coerenza con quello che si afferma.
Altrimenti bisognerebbe farti le pulci e vedere se (faccio qualche esempio a caso)

nella tua vita da videogiocatore (e nota che non ho scritto “gamer”) non hai mai usato termini come mmorpg, lag, ping, cpu, mouse, ram, display, smartphone, joystick, joypadsi potrebbe immaginare che tu non guidi nessun tipo di veicolo visto che sono farciti di dispositivi/funzioni dai nomi/acronimi inglesi (ABS, ESP, TC, TPS, GPS) e le relative indicazioni su schermi e spie di avviso nel cruscotto non sono tradotte.quando nel tempo libero ti metti a giocare, usi il tuo PC o il tuo calcolatore/elaboratore da scrivania? Che tra l’altro, come sei riuscito a passare sopra al fatto che su scheda madre e vari altri componenti le indicazioni di pin, porte e connettori sono in inglese? Hai fatto ri-serigrafare tutto? Con che parola identifichi quel dispositivo che noi denigratori dell’autarchica lingua chiamiamo volgarmente mouse? Mi vuoi dire che lo chiami sempre e comunque topo o topolino? O dispositivo di puntamento con sensore ottico?Se è così, buon per te, sei coerente con quello che affermi. Ma se anche solo ogni tanto per comodità, velocità, semplicità in una frase infili un termine anglofono, oppure nel comprare/usare oggetti di uso più o meno comune non fai la stessa selezione che fai per i videogiochi, allora ecco che la coerenza viene meno.
E sì, ho un po’ esagerato, ma proprio perché tu sei partito con determinati discorsi/affermazioni. Avessi semplicemente scritto “non lo giocherò perché non è in italiano” ti avrei detto “va bene” e sarebbe finita lì, ma se per dire che non giochi a un gioco (pure di dubbia qualità, manco parlassimo del gioco del decennio) devi fare certi discorsi, chiaramente va un po’ controbilanciata la cosa. Che poi anche qui, non è obbligatorio fare un proclama per informare chiunque che tu non ci giocherai, sono cose che si possono fare senza dire nulla. Pure io non ci giocherò (per altri motivi) ma mica lo vado a urlare ai quattro venti. E pure qui, si rischia di venire accumunati a quelli che prima di uscire da un forum facevano il messaggio d’addio per informare della loro partenza :D :D :D.

p.s. ti faccio comunque notare che siccome parli del nostro paese, di rispetto della lingua e così via, poi hai finito per scrivere “italia” con la i minuscola per 2 volte
p.p.s. sì ho scritto veramente molto, ma siccome ti piace così tanto l’italiano, ho pensato che avresti gradito questa profusione di vocaboli nostrani.

Pretendere che nel 2025 escano giochi del genere tradotti in italiano significa non sapere asolutamente nulla del mercato attuale dei videogame.
L’utenza europea e in particolare quella italiana conta 0 per un’azienda il cui core business è in cina.
Ne consegue che bisogna solo ringraziare i dev che hanno deciso di estendere il mercato in occidente e aver messo almeno l’inglese.