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New World: Amazon ha stravolto il gioco, ecco perché

New World: Amazon ha stravolto il gioco, ecco perché

Non più tardi di ieri vi abbiamo proposto una traduzione italiana completa del comunicato stampa rilasciato dagli sviluppatori di New World che faceva un po’ il punto della situazione circa le modifiche che hanno interessato recentemente il gioco nel profondo, a pochi mesi dalla sua uscita, prevista per il 26 maggio 2020 su Steam.

Gli utenti, che già erano piuttosto dubbiosi dopo che era stato comunicato il cambio di direzione del titolo da MMO sandbox a MMO open world, si sono polarizzati a seguito del comunicato ufficiale. C’è chi infatti ritiene che il prodotto possa piacere ad un’audience più grande e chi invece ritiene che abbia tradito promesse del passato, e che possa rivelarsi un titolo rushato e mediocre.

In particolare, è stata ritrovata una dichiarazione dello studio director Patrick Gilmore, che, alle origini di New World, aveva così sentenziato:

“Lo spirito del gioco è il combattimento PvP. Probabilmente verrete assassinati in New World. Quindi sì, i giocatori potranno uccidere liberamente altri giocatori, ma abbiamo messo una serie di sistemi come i Sanctuary e il Criminal Justice che aggiungono conseguenze interessanti e drama a questi comportamenti. Quel che ho capito è che il costante senso di pericolo è fondamentale per il giocoSe rendessimo New World un mondo pacifico toglieremmo ai player quell’emozione del rischio tipica di chi sta cercando di farsi una nuova vita in una regione ostile, selvaggia e sovrannaturale.”

Insomma, Patrick Gilmore aveva un’idea molto diversa di quello che poi è diventato New World. Compariamo a tale proposito le dichiarazioni di ieri, sempre riguardanti i sistemi PvP:

“Noi per PvP intendiamo combattimenti leali, skill based, ai quali tutti i partecipanti abbiano deciso esplicitamente di unirsi.”

C’è indubbiamente una bella differenza tra un gioco in cui “si verrà probabilmente assassinati” e in cui il senso di pericolo è fondamentale ed uno in cui i combattimenti sono selezionati dai giocatori che possono anche evitare completamente di preoccuparsi del PvP.

Sui forum e su Reddit gli utenti hanno poi mostrato preoccupazione, visto che al momento in New World non esistono (e probabilmente non esisteranno all’uscita) quest, dungeon e raid. L’unica informazione sul comparto PvE è rappresentata dalle dichiarazioni di ieri secondo cui ci sarà una modalità ad ondate in cui i giocatori di una Compagnia combatteranno insieme per difendere il loro avamposto.

Non esistono neppure città degli NPC: in teoria tutto su New World si sarebbe dovuto basare sui giocatori e sul fatto che essi lottassero tra loro per accaparrarsi la gloria e la terra, ma ora che il focus del gioco è stato rivoluzionato non si riesce a immaginare in che modo potrà esistere un contenuto PvE di livello se mancano elementi così fondamentali.

Ecco quindi che alcuni utenti più arditi in giro per l’internet si prodigano in speculazioni, alcune delle quali però meritevoli di attenzione perchè quantomeno plausibili. Alcuni sostengono che New World sia stato rushato per far spazio all’MMO del Signore degli Anelli, sempre di Amazon, e che abbia subito perciò un’importante riduzione di budget, che ha costretto il team a ridimensionare il progetto.

Qualcuno, pessimista, sostiene che New World sarà una sorta di Rust in terza persona con PvP opzionale. È chiaro che una formula del genere non piacerebbe neppure alla community PvE.

Noi di MMO.it consigliamo quindi di trattenersi dal preordinare il gioco, almeno finché non avremo modo di provare con mano l’ultima closed alpha (prevista tra febbraio e marzo) e la beta (ad aprile). Di seguito potete rivedere il criticatissimo video diario degli sviluppatori sul PvP (che al momento conta appena 400 like e ben 1200 dislike).

 

 

Fonte 1, Fonte 2

 

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