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Tutto quel che sappiamo su Blue Protocol – Anteprima scritta e video

Tutto quel che sappiamo su Blue Protocol – Anteprima scritta e video

Si è conclusa la fase di closed beta di Blue Protocol, l’atteso MMO in stile anime di Bandai Namco e Project Blue Sky. In questo articolo abbiamo deciso di raccogliere tutto quello che sappiamo al momento su questo titolo free-to-play che arriverà anche in Occidente, destando un notevole interesse tra gli amanti del genere.

A tal proposito, se volete seguire tutte le news e gli sviluppi su Blue Protocol vi invitiamo a entrare nel nostro gruppo Facebook dedicato. Partiamo!

 

 

Un po’ di dati…

Nonostante lo slittamento delle date della closed beta, che da marzo è stata posticipata ad aprile a causa del coronavirus, sono arrivate molte informazioni e dati interessanti che gli sviluppatori hanno commentato in un video condiviso con la community.

Entriamo nel dettaglio: il 60% dei giocatori ha provato Blue Protocol con le impostazioni grafiche più alte. Il 72% ha completato la storia disponibile al momento della beta. I dungeon disponibili potevano essere affrontati da soli, con un altro giocatore, o in un gruppo completo di sei. Il 45% dei giocatori ha scelto però di affrontarli singolarmente, con solo un 30% che ha optato per un gruppo completo. Queste scelte hanno destato la preoccupazione degli sviluppatori, visto che un MMO dovrebbe incoraggiare le attività di cooperazione. Inoltre il 48% pensa che ci siano troppi nemici all’interno di queste istanze.

Per quanto riguarda le classi, il 61% dei giocatori ne ha livellata una sola nel corso del beta test, mentre il 25% ha livellato una classe aggiuntiva. L’Aegis Fighter è stata la classe più giocata col il 27,7%, il Twin Striker è stato scelto dal 25,1% dei giocatori e a pari merito troviamo lo Spell Caster ed il Blast Archer con il 23,6%. Infine, solo il 22% dei giocatori ha raggiunto il livello massimo prima della conclusione della prova.

 

L’arrivo nel mercato occidentale

Dopo la carrellata di dati raccolti, i developer di Blue Protocol sono tornati nuovamente sul tema di una release anche in Occidente. Hanno espresso più volte il loro interesse per un gioco accessibile a livello globale, ma hanno detto che sarà un processo su cui lavoreranno col passare del tempo dopo l’uscita in Giappone. Insomma, la volontà e l’interesse ci sono, ma senza fretta.

Come sappiamo un MMO richiede parecchi anni per lo sviluppo. Se contiamo che, a quanto pare, molti giocatori giapponesi sono rimasti delusi per lo stato attuale del gioco, le modifiche e le migliorie al titolo potrebbero allungare notevolmente i tempi d’uscita. Questo fa presagire che ci vorrà ancora più tempo per vedere Blue Protocol in Occidente.

 

Blue Protocol attesissimo mmo in stile anime che arriverà in occidente

La storia

Le prime immagini che vediamo sono quelle del nostro personaggio che, avvolto da una misteriosa luce, viene svegliato dal torpore. Siamo dentro ad una grotta e, mentre cerchiamo di capire cosa sia successo, irromperà una giovane ragazza inseguita da un terribile mostro, che si scaglierà contro di noi. Fortunatamente siamo già dotati di armi ed equipaggiamento per combattere l’assalitore, che cadrà velocemente sotto i nostri colpi. Gli sforzi dell’impresa ci faranno svenire, ripiombando così nel sonno interrotto poco prima. Al nostro risveglio ci troveremo nel letto di una locanda. La ragazza che abbiamo salvato nella caverna si è sdebitata portandoci in un giaciglio più comodo e sicuro.

Parte così l’avventura su Regnus, il pianeta di Blue Protocol. Questo è caratterizzato da una storia antica ricca di magia e misteri. Un tempo era dominato da una progenie divina chiamata Bafalia, in grado di manipolare l’Engram, una luce mistica in grado perfino di controllare il tempo. Col passare dei millenni però si sono perse tutte le conoscenze di questa antica civiltà, di cui ormai restano soltanto rovine, tesori nascosti ed un terribile segreto. Starà al giocatore capire come risolvere un oscuro enigma prima che si compia il destino di distruzione che incombe sul pianeta. La storia è stata descritta dai tester della beta come coinvolgente e ricca di tanti personaggi che aprono numerose trame secondarie, che coinvolgono il giocatore fin dall’inizio.

 

Creazione del personaggio

Su Blue Protocol ci saranno diverse opzioni, rigorosamente in stile anime, per costruire il vostro alter ego virtuale. Come potete vedere nel video sottostante, questo è uno degli aspetti su cui i programmatori hanno puntato molto, ma che purtroppo non ha soddisfatto appieno gli utenti. Per questo gli sviluppatori hanno raccolto le critiche e hanno detto di voler aggiungere un “salone estetico“, così da consentire ai giocatori di personalizzare ulteriormente il proprio personaggio, fornendo ancora più opzioni una volta sbloccate.

Attualmente ci sono diversi abiti disponibili che si possono equipaggiare nel gioco, proprio come nella maggior parte degli MMO, tuttavia questi sono stati limitati durante la closed beta. Fortunatamente gli sviluppatori hanno confermato che ci saranno molti abiti aggiuntivi che i giocatori potranno guadagnare e acquistare una volta che Blue Protocol verrà pubblicato. Ultima ma non per importanza, soprattutto per il mercato giapponese, ci sarà la possibilità di personalizzare la biancheria intima.

 

 

Le classi

Per ora Bandai Namco ha presentato quattro classi: le già citate Aegis Fighter, Twin Striker, Blast Archer e Spell Caster.

Partiamo con l’Aegis Fighter, che come caratteristica principale usa la forza fisica per i suoi attacchi melee. Armato di spada e scudo, è in grado di tankare i nemici riducendo così la minaccia e la pressione sul party. L’utilizzo delle parate è legato ad una barra apposita, che si svuoterà ogni volta che si ferma un attacco. Per riattivarla sarà sufficiente attendere senza difendersi per un breve periodo di tempo.

Il Twin Striker è un combattente molto agile caratterizzato da attacchi estremamente rapidi. Equipaggiato con due asce, è uno specialista del combattimento corpo a corpo. Ogni colpo andato a segno farà salire una barra e, quando questa si riempirà, potrà generare il 130% di danno in più con l’attacco base. Tuttavia dovrete essere molti veloci e scaltri, perchè se verrete colpiti la barra moltiplicatrice si svuoterà completamente.

Il Blast Archer utilizza arco e frecce ed è quindi letale nel colpire dalla lunga distanza. Per centrare il nemico è possibile usare sia un sistema di lock sia una regolazione manuale della mira: quest’ultima serve per trafiggere i punti deboli dei nemici. Inoltre questa classe può lanciare frecce che controllano i nemici addormentandoli oppure avvelenandoli producendo danno over time.

Infine, lo Spell Caster combatte utilizzando la bacchetta magica, con cui può scatenare il potere degli elementi facendo ingenti danni. Con altri incantesimi può immobilizzare e rallentare i nemici a distanza.

Dopo la closed beta gli sviluppatori hanno poi affermato di star lavorando per aggiungerne altre, senza però dare indizi sulla loro tipologia. Moltissimi utenti hanno espresso la voglia di usare una classe che combatta armata di lancia, ma è ancora presto per sapere se questo desiderio verrà esaudito. La richiesta di nuove classi è arrivata anche perchè i player si sono lamentati di una scarsa identità fra queste. Ci sono molti talenti e abilità condivise tra le classi che non le rendono ben distinte nella progressione e nel ruolo mano mano che si livella.

 

Blue Protocol Le 4 classi giocabili Twin Striker Blast Archer Spell Caster Aegis Fighter

Sistema di abilità

I tratti distintivi di ogni classe sono definiti in maniera canonica da statistiche come forza, resistenza, destrezza, intelligenza e spirito. Questi parametri, tipici di un sistema di progressione a livelli, andranno a modificare le abilità di attacco e difesa del personaggio.

In aggiunta ai colpi base delle armi, potrete scegliere di usare quattro skill e tre abilità, posizionabili negli appositi slot nella barra del personaggio. Mentre l’avventura va avanti guadagnerete dei punti da spendere nel potenziamento delle abilità speciali situate in un ampio sistema di skill tree. Nel caso non foste contenti della costruzione del vostro personaggio, potrete resettare i punti abilità attraverso uno strumento speciale che potrà essere comprato in alcuni negozi appositi o trovato tra le ricompense di alcuni boss.

Come detto nel paragrafo precedente, nonostante il numero elevato di abilità molte di queste sono rappresentante da bonus passivi molto simili tra le varie classi. È qui che i beta tester hanno sofferto per la poca varietà nella personalizzazione della classe, e per questo motivo lo studio ha deciso di dare più identità alle classi aggiungendo nuove abilità e perfezionando quelle già presenti.

 

Skill Tree Sistema di abilità e talenti

Stile di combattimento, boss e nemici

Lo stile di combattimento di Blue Protocol è puramente action. Non si può selezionare un target, ma è possibile usare il mirino per centrare meglio il bersaglio.

Anche qui, dopo la beta i giocatori hanno segnalato diversi difetti agli sviluppatori. Il combattimento è stato definito complicato e la mancanza di abilità distintive per la propria classe non permette strategie di gruppo. In aggiunta, durante gli scontri sono presenti troppi effetti visivi simultanei e l’angolazione della visuale rende difficile capire le dinamiche della battaglia.

Se da un lato è comprensibile che i giocatori senza familiarità con il combattimento action lottino con questo nuovo sistema, i giocatori già abituati a questa tipologia di titoli hanno comunque risentito del sistema delle visuali. Molti utenti hanno sofferto per i numerosi cambi di angolazione della telecamera durante i duelli lamentando una sorta di “ubriachezza”. Project Blue Sky sta quindi lavorando per migliorare la gestione della telecamera, rendendola più stabile e funzionale.

Oltre a questo gli utenti hanno segnalato una scarsa comprensione delle icone che appaiono durante gli scontri, sempre a causa dei troppi effetti luminosi, che tolgono visibilità alle icone. Per questo verranno introdotte maggiori opzioni per il controllo sugli effetti visivi delle abilità. Inoltre alcune animazioni saranno totalmente riviste, prendendo in considerazione anche l’aggiunta di timer per la durata dei buff e debuff, con una scala di colori specifici per differenziare gli uni dagli altri.

Per quanto riguarda i boss, questi sono stati descritti come dei semplici combattimenti dove i giocatori affrontano ondate di nemici: qui manca pathos, una vera e propria strategia e si cerca solo di usare quante più abilità possibili per uccidere velocemente il gruppo di mob.

Anche i nemici nell’open world hanno alcune problematiche riguardanti la loro distanza d’ingaggio. Le creature, infatti, aggrano da una distanza elevata indipendentemente dal loro livello. Questo si traduce in folti gruppi di mob che vi inseguiranno e vi attaccheranno di frequente, dappertutto.

Il sistema di ingaggio dei nemici porta a due possibilità, tutte e due altrettanto fastidiose. Un giocatore di livello basso rischierà di trovarsi inseguito da numerosi mostri di livello superiore, imbattendosi in una morte certa. Al contrario un giocatore di livello alto sarà spesso impegnato nel dover pulire quasi completamente un’area per poter raggiungere la meta nel mondo di gioco.

Lo studio intende risolvere il problema riducendo il raggio di aggro dei mob e rendendoli meno aggressivi man mano che la differenza di livello aumenta. Oltre a questo verrà resa più comprensibile la differenza di livello dei nemici rispetto ai player. Infine, su segnalazione dei beta tester, verrà ribilanciata la densità di mostri, aumentandola in aree sguarnite e riducendola in aree troppo affollate.

 

Il sistema Imajinn Monster

Una delle più grandi novità all’interno di Blue Protocol è rappresentato dagli Imajinn. I giocatori hanno la possibilità di catturare questi mostri proprio come se fossero dei Pokémon, trasformandoli in alleati da evocare per avere supporto durante le battaglie. Questi forniscono effetti aggiuntivi e possono ricevere equipaggiamento e miglioramenti. Vista la sua originalità, in molti sperano che questa meccanica possa scendere più in profondità rispetto a quanto si è visto nella beta, che è stata definita superficiale.

Per questo i dev hanno dichiarato di voler dare agli Imajinn più personalità e individualità. Al momento infatti questi compagni usano le stesse animazioni e abilità dei nemici, causando confusione in buona parte dei giocatori.

Oltre alle loro capacità combattive gli Imajinn sono utilizzabili anche come mount. La loro abilità di spostamento dipende da una barra che ne regola la rapidità di movimento, ma i giocatori hanno riferito di una scarsa resistenza: le cavalcature hanno la possibilità di correre solo per una trentina di secondi. Per questo è stata espressa la volontà di darle una maggiore libertà di movimento e una resistenza che le possa rendere più utile negli spostamenti.

 

 

Crafting

Uno dei pilastri di ogni MMO che si rispetti è sicuramente il sistema di crafting. Questa meccanica su Blue Protocol è a dir poco fondamentale. Perchè? Perchè il crafting è l’unico modo con cui si possono ottenere nuovo equipaggiamento e armi. I boss e i mob sparsi tra le regioni, infatti, non lasceranno cadere pezzi di armature, e non troverete armi nei forzieri o sotto forma di ricompensa per le missioni.

Il crafting è dunque l’unica via per ottenere qualsiasi oggetto per vestire il proprio personaggio. Questo ha portato a numerosi dubbi sull’impostazione del titolo: una buona percentuale dei giocatori giapponesi invitati alla beta ha trovato il processo di crafting troppo lento e poco gratificante. Visto che l’intero sistema di crescita dell’equipaggiamento ruota attorno a questa meccanica, sarà buona cosa per Project Blue Sky rivederlo, rendendolo accessibile e gratificante alla più alta percentuale possibile di utenti impegnati nelle avventure sul pianeta Regnus.

 

Blue Protocol interfaccia del Crafting

PVP

Molti pensano che per avere un MMO completo il PvP sia una base importante per attrarre un certo tipo di utenza, come i giocatori hardcore. Il tema di una modalità competitiva su Blue Protcol, però, è stato quasi completamente trascurato, semplicemente perché la community non ne sente la necessità.

Questo si è reso evidente anche durante la raccolta dei feedback della beta, quando nessuno ha chiesto il PvP come modalità, nè ha affermato che al gioco mancasse il PvP. Anche se in Giappone esistono modalità competitive nei videogiochi, queste si distanziano nettamente dal nostro concetto classico di giocatore contro giocatore.

La competizione in Blue Protocol mette un party contro l’altro in una gara per stabilire chi riesce ad eliminare il più velocemente possibile ondate su ondate di mostri. Ci sono ricompense in base alla velocità con cui si riesce a farlo e, come dichiarato, esiste una classifica che tiene traccia dei team più efficienti in questa attività, ma questo è tutto quello che per ora esiste sul lato competitive.

 

Gilde e raid

Per concludere a dovere questa carrellata su Blue Protocol non potevamo non parlare delle gilde, dei dungeon e dei raid. Durante la beta non era possibile crearsi una gilda perchè l’opzione era assente, ma gli sviluppatori hanno confermato che sarà possibile fondarne una nella versione finale del titolo. Non si sono sbilanciati sulle caratteristiche di questo sistema, pertanto si dovrà aspettare ancora per apprezzarne le peculiarità e i vantaggi.

Per quanto riguarda i dungeon, come detto in precedenza, i tester li hanno trovati generici e poco ispirati. Oltre a questo hanno raccontato della difficoltà di orientarsi, vista la mancanza di una mappa dettagliata. In definitiva questi sono stati descritti come dungeon molto semplici, che impegnano poco i player nonostante siano popolati da numerosi nemici.

Blue Protocol avrà anche dei raid, ma da quel che si è visto sinora non si avvicinano alla definizione classica del termine o a quelli presenti in altri titoli. Non avremo settori con stanze dense di mob da uccidere per poi arrivare ai boss. I raid sul pianeta Regnus sono invece organizzati sotto forma di eventi per 20 persone che affrontano direttamente un world boss. Qui di seguito potete vederne un esempio, dove si nota anche la mole di effetti luminosi che riempiono la visuale del giocatore e affaticano gli occhi.

 

 

Conclusioni

In definitiva Blue Protocol è un titolo da tenere sott’occhio perchè, oltre ad avere uno stile grafico degno di nota, mostra alcune meccaniche che lo differenziano dagli altri MMO di stampo orientale. Non è certo privo di difetti, ma la disponibilità all’ascolto di Project Blue Sky e la sua volontà di coinvolgere la community fa sperare in uno sviluppo più accurato che tenga in considerazione gli aspetti problematici segnalati durante la closed beta.

Ci vorrà ancora del tempo prima dell’uscita in Giappone, e ce ne vorrà ancora di più per vederlo arrivare nel mercato occidentale, ma l’attenzione su questo titolo è alta e siamo abbastanza sicuri che crescerà ancora vista la fame di MMO di molti giocatori. Noi di MMO.it terremo i riflettori puntati su Blue Protocol per tenervi aggiornati su tutte le novità che arriveranno nei prossimi mesi, quindi restati sintonizzati e, se volete, entrate nel nostro gruppo Facebook dedicato!

 

Fonte 1, Fonte 2, Fonte 3

 

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