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Activision Blizzard nomina come direttore amministrativo Brian Bulatao, un ex fedelissimo di Trump

Activision Blizzard nomina come direttore amministrativo Brian Bulatao, un ex fedelissimo di Trump

Brian Bulatao, il “cane d’attacco di Mike Pompeo” (ex Segretario di Stato degli USA durante la Presidenza Trump), è stato nominato direttore amministrativo di Activision Blizzard. La notizia proviene da Kotaku, e la sua fonte sono le email interne all’impresa, dal momento che la nomina non è stata pubblicizzata granché all’esterno. In ogni caso, questo è ciò che ha scritto il CEO di Activision Bobby Kotick ai suoi dipendenti: Brian è un talento raro: la perfetta nuova aggiunta per Activision Blizzard. La sua combinazione senza precedneti di esperienza nel business, nelle forze armate e nel governo lo rendono il candidato perfetto per accelerare la nostra trasformazione aziendale e ottenere grandi nuove opportunità per la nostra futura…

Second Life proibisce le pubblicità politiche dopo l’invasione di gente pro e contro Trump

Second Life proibisce le pubblicità politiche dopo l’invasione di gente pro e contro Trump

Second Life, come si sa, non è un MMORPG tradizionale. È più che altro una simulazione di vita, o meglio, di seconda vita, nella quale un po’ tutto e permesso e funge da piattaforma sociale sulla quale costruire ciò che gli utenti vogliono. Proprio per via dell’assoluta libertà concessa e della possibilità di creare ciò che si vuole, questo ecosistema non poteva rimanere immune dalla campagna elettorale statunitense, che sta regalando, com’era già accaduto nel 2016, aneddoti di grande potenzialità – al netto dell’inquietudine dagli stessi provocata a noi europei. Sui cieli, a ridosso degli edifici ed in giro ovunque per Second Life recentemente c’è stata una vera e propria invasione di pubblicità pro e contro…

Trump proibisce le transazioni a WeChat e Tencent, conseguenze potenzialmente clamorose per i videogiochi

Trump proibisce le transazioni a WeChat e Tencent, conseguenze potenzialmente clamorose per i videogiochi

Donald Trump ha firmato oggi un executive order con il quale ha intenzione di bloccare le transazioni economiche provenienti dal suolo americano e dirette a WeChat, nonché a Tencent, la compagnia che gestisce e sviluppa la piattaforma. Al di là delle ramificazioni geopolitiche di un simile atto, quello che a noi interessa qui su MMO.it sono le ramificazioni potenzialmente clamorose sull’industria dei videogiochi di un tale atto. Tencent, come sapete, ha infatti le mani in pasta un po’ ovunque nel mondo dei videogiochi. Molte delle ramificazioni di Tencent vengono immediatamente alla mente, ma un certosino lavoro da parte di un utente Reddit mostra per filo e per segno tutto ciò che fa capo a Tencent nell’industria dei videogiochi. Tencent possiede:…

Continua lo scandalo Daybreak Games: Arriva l’FBI e compare perfino Trump

Continua lo scandalo Daybreak Games: Arriva l’FBI e compare perfino Trump

Quello che ora è a tutti gli effetti definito “scandalo Daybreak Games” era iniziato a fine aprile a seguito di una serie di licenziamenti che erano stati comunicati a 70 impiegati della software house, ma nel giro di poco si erano chiamati in causa oligarchi russi colpiti da sanzioni internazionali, e si era temuto molto per lo stato dei giochi gestiti dallo studio. Oggi torniamo sull’argomento perchè di mezzo è finito niente meno che l’FBI, gestito da Robert Mueller, noto per aver indagato sull’influenza russa nelle ultime elezioni americane. Proprio questa influenza russa pare abbia portato gli investigatori a interrogare Viktor Vekselberg, oligarca russo nonché amministratore del Renova Group di cui Daybreak Games fa parte, anche se…

La Net Neutrality è stata abolita: Cos’è, perchè l’hanno tolta e che si fa ora – Speciale

La Net Neutrality è stata abolita: Cos’è, perchè l’hanno tolta e che si fa ora – Speciale

Ieri la FCC (la Commissione Federale per le Comunicazioni) ha sancito la fine della Net Neutrality negli Stati Uniti, con un voto di 3 a 2. Questa frase è stata ripresa in modo diverso non solo da chi nell’internet ci bazzica, ma anche dai media tradizionali e dalla discussione “offline”. Molto spesso le discussioni e le notizie hanno un tono fortemente allarmistico e critico verso il provvedimento, anche giustamente, ma occorre chiedersi esattamente se si sia pienamente coscienti della situazione, sia riguardo al provvedimento, sia riguardo all’universo di internet in America, che è molto lontano da come lo immagina l’uomo della strada. Facciamo dunque chiarezza cominciando dall’inizio. Negli Stati Uniti internet fa schifo. Sembra un controsenso,…