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THE MINIMALIST – LA DIFFICOLTÀ DI ESSERE EVE ONLINE

THE MINIMALIST – LA DIFFICOLTÀ DI ESSERE EVE ONLINE

Non è una cosa facile. CCP è una potenza in Islanda. Un po’ come dire FIAT in Italia, un nome tra i più conosciuti. Arrivate a Reykyavik e ve ne rendete subito conto. Quando andai al FanFest del 2014 me ne accorsi subito. Una capitale che in quel periodo ruota tutta intorno alla software house. Il festival, di per sè, è organizzato alla grande, e dimostra come i tizi della CCP ci tengano a far vedere che sono “un mondo a parte”. E ci riescono anche, visto che EVE Online è anche “Real Life” per i fan più accaniti, per il conio della moneta con cui in quei giorni anche i negozi della città danno in cambio birre e quant’altro.

Ma… Si fatica ad uscire da EVE. E non parlo solo dell’universo, ma proprio del gioco in sé, dell’MMO che li ha resi quello che sono. Ancora più, molto più di Blizzard, CCP inizia a mostrare a mio avviso la corda. Fallisce con DUST ed allora cerca di rimediare su PC con un suo simulacro, sventra le speranze vampiriche del mondo videoludico decapitando World of Darkness, mentre le Valchirie e i Gunjack fanno da spot all’Oculus Rift ma di sostanza ne hanno ben poca. Insomma, prima o poi, e ormai direi prima, EVE Online invecchierà. Ed allora vi chiedo:

Cosa vi aspettate da CCP? Un EVE Online 2 oppure qualcosa di completamente diverso?

 

eve online

 

 

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