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TREE OF SAVIOR – ANTEPRIMA BETA TEST

TREE OF SAVIOR – ANTEPRIMA BETA TEST

Tree of Savior è il nuovo MMORPG di IMC games, ideato e realizzato da Kim Hakkyu, padre del ben noto Ragnarok Online, MMORPG diventato un punto di riferimento nel mondo degli MMO orientali. Benché i due giochi non condividano lo stesso lore, Tree of Savior è considerato da molti proprio l’erede spirituale di Ragnarok, dal momento che i due giochi presentano sia uguali modalità di level up, sia le medesime classi (seppur con delle lievi differenze) sia, infine, lo stesso stile grafico. Effettivamente, giocando a Tree of Savior chiunque abbia provato Ragnarok Online si ritroverà di fronte ad un concept sia stilistico sia di gameplay molto familiare. Tuttavia, per quanto molto simile, Tree of Savior risulta un gioco a sè stante rispetto a Ragnarok, con delle caratteristiche intrinseche ben precise. Dal 27 ottobre (e fino al 7 dicembre) si sta svolgendo il secondo beta test per Europa e America.

 

Grafica e Audio

Parlando del gioco la grafica, seppur aggiornata e arricchita di particolari, ricalca lo stile 2D (per la precisione mappe 3D con telecamera statica e sprite 2D ad alta risoluzione) cartoon e leggermente “maid” di Ragnarok Online. Questa decisione stilistica sarà accolta con gioia dai nostalgici e dai puristi del genere, destando però qualche perplessità soprattutto in coloro che, amanti delle grafiche next-gen, vogliono spingere la GPU al massimo su ogni titolo. E in effetti la grafica di Tree of Savoir, pur risultando gradevole, pecca forse di troppa semplicità, in particolare per quanto riguarda le animazioni e la customizzazione del proprio personaggio. Inoltre la scelta di proporre una mappa statica (senza quindi possibilità di rotazione della visuale) in certe occasioni può provocare un controllo non perfetto del proprio personaggio, soprattutto in prossimità di strettoie o punti particolarmente complessi, considerati anche i combattimenti abbastanza dinamici del gioco.

Restando nell’ambito “edonistico” del titolo, è doveroso segnalare che anche il comparto sonoro mostra diverse pecche: gli action sound risultano non troppo curati e un po’ ripetitivi, mentre la colonna sonora varia, forse troppo, tra temi fantasy e musiche arcade anni ‘90. Parlando del gameplay, prima di passare in rassegna aspetti prettamente tecnici, è opportuno segnalare che Tree of Savior può essere giocato con diverse configurazioni: il classicissimo tastiera + mouse; la configurazione “solo tastiera”, in cui i movimenti sono assegnati alle frecce direzionali e le skill ai tasti 1-9; infine il joypad, molto comodo e divertente.

 

Gameplay

Procedendo con la disamina del gameplay visto durante la fase di beta test, Tree of Savior propone ben 80 classi. I giocatori possono iniziare la loro avventura da 4 classi base (swordman, wizard, archer, cleric) per poi scegliere tra 10 avanzamenti successivi, creando delle build uniche in base alle specializzazioni scelte e alle skill acquisite (e migliorate).

Il gioco in beta propone ben 250 (e dico 250!) livelli principali per il proprio personaggio e circa 120 livelli job. Con i livelli principali si ottengono punti spendibili per aumentare le 6 stat del personaggio (Forza, Costituzione, Resistenza, Intelligenza, Spirito, Destrezza) mentre con i livelli di job si acquisiscono punti utilizzabili nell’avanzamento di classe e per migliorare le skill; c’è da considerare la possibilità concreta che al rilascio ufficiale del gioco il level cap possa anche aumentare notevolmente. Come si evince dai numeri, il gioco possiede una spiccata identità “hardcore”, totalmente in controtendenza con la sempre più dilagante deriva “player friendly” dei moderni titoli. La domanda sorge spontanea: il mercato occidentale apprezzerà? Difficile a dirsi: benché il levelling proceda (almeno nei primi 100 livelli) in modo abbastanza agevole e variegato, tra questing e mini-boss istanziati da affrontare sia in solo sia in team, già la cifra di 250 livelli è considerevole e potrebbe intimidire più di qualche player. D’altro canto, il gioco si propone con una formula free to play ma, soprattutto, come un titolo prettamente PvE da giocare e godere in compagnia senza la solita fretta da cap e ansia da equip vista l’assenza di war, siege o PvP di sorta (ad eccezione della modalità arena).

 

Aspetti conclusivi

Con meccaniche semplici e divertenti, un mondo comprendente più di 200 mappe suddivise su 8 territori e vari dungeons, Tree of Savior si presta totalmente ad essere usato per puro divertimento ludico senza dilagare nella competizione insita dei titoli strutturati per provocare lo scontro tra player. È proprio questa caratteristica, unita alla natura abbastanza grindly del titolo, che nel lungo periodo potrebbe portare ad una sensazione di noia ed insoddisfazione generale. La grafica ed il comparto sonoro molto semplici sono invece caratteristiche primarie dello stile del titolo e per questo saranno sicuramente apprezzate dagli amanti del genere. Vedremo se le impressioni saranno confermate alla release o se IMC games apporterà dei cambiamenti al suo ultimo titolo.

 

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