Occasionalmente qua su MMO.it vi proponiamo delle letture consigliate legate al mondo dei videogiochi: ad esempio in passato vi abbiamo parlato dei libri dedicati a Ultima Online e Star Wars Galaxies e dei tre volumi sulla storia di World of Warcraft, ma soprattutto vi abbiamo raccontato dei libri di Andrea Contato, storico dei videogiochi italiano.
Il buon Andrea (che abbiamo avuto come ospite in una live del 2021) ha già pubblicato Through the Moongate (volume in due parti dedicato alla storia di Richard Garriott, Origin Systems e Ultima Online), Video-Giochi (volume in quattro parti dedicato alla storia del medium videoludico) e The Sumerian Game: A Digital Resurrection (dedicato a uno dei primi giochi per computer della storia e al lavoro per renderlo nuovamente fruibile oggi su Steam).
Ebbene, stavolta vi parliamo dell’ultimo libro scritto da Contato, intitolato Ribelli, Pirati e Tentacoli: La Storia di LucasArts (in inglese Rebels, Pirates and Tentacles: The Story of LucasArts).
Come da titolo, il saggio è dedicato alla storia di LucasArts, una delle software house più prolifiche degli anni ’90, famosa per grandi classici come Indiana Jones and the Fate of Atlantis, Day of the Tentacle, The Dig, Full Throttle, Grim Fandango, Star Wars: Dark Forces e X-Wing vs TIE Fighter, nonché ovviamente la serie di Monkey Island.
LucasArts è stata una delle aziende produttrici di videogiochi più importanti e amate degli anni ’90. Oltre a rivoluzionare il genere delle avventure grafiche, ha pubblicato alcuni dei simulatori di combattimento aereo e spaziale più acclamati e influenti della storia. Questo libro racconta la grande storia di LucasArts, dalle sue origini fino al 1990, con dettagli sulla fondazione della divisione, lo sviluppo dei suoi giochi e delle sue tecnologie e le persone che hanno lavorato ai suoi famosi titoli.
Basato su approfondite ricerche, nuove fonti e interviste originali con David Fox, David Levine, Peter Langston e molti altri, “Ribelli, Pirati e Tentacoli: La Storia di LucasArts” è l’opera più completa sull’argomento.
La campagna Kickstarter di Ribelli, Pirati e Tentacoli: La Storia di LucasArts
Questo lunedì Andrea Contato ha avviato una campagna di crowdfunding del libro su Kickstarter, che durerà fino al 27 novembre. L’iniziativa è già un successo, considerando che l’obiettivo minimo di 5.000€ è stato raggiunto in appena tre ore e in questo momento il counter è arrivato a 14.000€.
Ribelli, Pirati e Tentacoli: La Storia di LucasArts può essere acquistato in inglese o in italiano, in edizione digitale o fisica. Il saggio, che conterà circa 400 pagine e 100 immagini, verrà pubblicato nel marzo del 2026. La scelta della lingua avverrà alla fine della campagna Kickstarter, poco prima della stampa e spedizione delle copie. Al momento non è ancora disponibile la cover definitiva del libro.
Ribelli, Pirati e Tentacoli: La Storia di LucasArts sarà diviso in 21 capitoli più un’appendice. Ecco il sommario completo:
Inoltre sappiate che sul sito ufficiale potete leggere un lungo estratto del libro, preso dal capitolo “Assemblare la squadra”. Questo estratto racconta la creazione della squadra iniziale di LucasArts, quando ancora si chiamava Games Group. Molti di questi sviluppatori poi andarono a lavorare su Habitat.
E qua vi starete chiedendo: “Ma che diavolo è Habitat?”.
La strana storia di Habitat, il primo MMO mai realizzato
Di particolare interesse per noi di MMO.it è il capitolo del libro riguardante Habitat, appunto. Pubblicato da LucasArts per il Commodore 64 nel lontano 1986, Habitat viene considerato il primo mondo virtuale di tipo commerciale. Si tratta di un gioco oggigiorno praticamente sconosciuto: un precursore che ha avuto il difetto di uscire troppo presto, in un’epoca in cui in Italia non c’era neanche internet e nessuno sapeva cosa fossero i mondi virtuali.
Eppure Habitat presentava già molte delle meccaniche che poi sarebbero diventate uno standard del genere, come ad esempio delle quest da completare e un sistema di chat condivisa. I server di Habitat reggevano fino a 15.000 giocatori, che per la tecnologia dell’epoca era un numero mostruoso.
Considerando che fino a quel momento nell’industria videoludica si erano visti al massimo dei MUD (“multi-user dungeon”, di fatto dei giochi di ruolo testuali), possiamo definire Habitat il primo MMO grafico mai realizzato. Praticamente il papà di Ultima Online, insomma.
I server originali vennero chiusi appena un anno dopo la pubblicazione, nel 1987, a causa dei costi troppo elevati e dei limiti tecnici della rete. Ma oggigiorno è possibile rigiocare a Habitat grazie a NeoHabitat, un progetto open source guidato da Randy Farmer, uno degli autori originali. Il titolo può essere giocato su PC Windows e Mac OS X tramite l’emulatore per Commodore 64 VICE.
Il principale promotore della resurrezione di Habitat è stato il M.A.D.E. (Museum of Art and Digital Entertainment), museo di Oakland dedicato ai videogiochi e all’arte digitale, che ne ha curato la digitalizzazione nel 2016. Il progetto è parte delle attività del museo per la preservazione di quello che viene considerato “software videoludico storico”.
Proprio a Habitat è dedicato un grande capitolo di Ribelli, Pirati e Tentacoli: La Storia di LucasArts. Se siete interessati al nuovo libro di Andrea Contato, dunque, non vi rimane che partecipare alla campagna Kickstarter.
Qui sotto potete trovare la conferenza tenuta dal sottoscritto nel 2023 e dedicata alla storia dei mondi virtuali. Tra i vari giochi citati parlo anche di Habitat. Voi avete vissuto l’epoca gloriosa di LucasArts? E conoscevate la storia del primo MMO mai realizzato?
Giornalista pubblicista, Plinious trova che non esista niente di più comunicativo dei videogiochi, in particolare quelli online. Da sempre appassionato di gioco di ruolo e MMORPG, ama immaginare ed esplorare mondi fantastici in cui perdersi dieci, cento, mille e una notte. La sua storia online inizia con Guild Wars Nightfall e prosegue con decine di MMO occidentali, da World of Warcraft a Warhammer Online, da Guild Wars 2 fino a Sea of Thieves.
Assurdoo
wow che bello. bravo dai