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The Cube: Mundfish ribadisce che sarà davvero un MMORPG

The Cube: Mundfish ribadisce che sarà davvero un MMORPG

Durante la Summer Game Fest, Mundfish, gli sviluppatori di Atomic Heart, hanno annunciato The Cube, un nuovo “MMORPG sparatutto”. Ora il team è tornato a parlarne con WCCFTech, e hanno ribadito il fatto che il gioco sarà davvero un MMO.

I colleghi hanno avuto infatti la possibilità di parlare con il fondatore, CEO e game director Robert Bagratuni, che ha concesso un’intervista esclusiva dedicata a questo progetto e alla nuova tecnologia di rendering creata appositamente per esso.

Lo studio ha attraversato una profonda trasformazione rispetto agli anni di Atomic Heart, quando il team contava appena 50 sviluppatori, saliti a circa 80 al momento dell’uscita. Oggi la situazione è ben diversa. Mundfish infatti è più che raddoppiata e si è strutturata in squadre separate. Una lavora sul quarto DLC di Atomic Heart, un’altra è già al lavoro su Atomic Heart 2, mentre un team dedicato si occupa esclusivamente di The Cube. Molti sviluppatori sono stati assunti proprio in seguito al via libera interno dato al progetto, considerando le competenze specifiche richieste per un titolo multiplayer di questa portata. Naturalmente esiste una certa sinergia tra i team, soprattutto per quanto riguarda la narrativa e la coerenza dell’universo di gioco, senza dimenticare i personaggi condivisi e la produzione delle cutscene. Ricordiamo infatti che l’MMO sarà ambientato nello stesso universo di Atomic Heart.

L’idea di The Cube è nata in modo piuttosto curioso, durante una telefonata noiosa. Bagratuni racconta che, mentre scarabocchiava una griglia del tris su un blocco note, ha cominciato a immaginare quei quadrati che si muovevano, ruotavano, si piegavano e si espandevano. Da lì, il passo verso un concetto più complesso e vivo è stato breve. Con il co-fondatore e produttore esecutivo Oleg Gorodishenin si è subito lasciato trascinare da un flusso creativo che in poche ore ha dato vita all’idea dietro il gioco.

Sul piano narrativo, The Cube si posiziona dopo gli eventi del primo capitolo. Tuttavia, gli sviluppatori al momento preferiscono non sbottonarsi troppo sul legame diretto con il secondo capitolo della serie. Dal punto di vista tecnico, uno degli aspetti più interessanti di The Cube è l’innovativo sistema di split-rendering, sviluppato per rendere possibile un mondo dinamico e in continuo movimento, sia dal punto di vista strutturale che tecnologico. Questo sistema permette a migliaia di oggetti, suddivisi in quelli che vengono chiamati “tile” o “cluster”, di muoversi e ruotare in tempo reale all’interno di enormi ambienti multiplayer. Il tutto non è solo un mero effetto visivo, ma ha un impatto concreto sul gameplay, sulla fisica e sul sistema di navigazione del mondo virtuale.

Il rendering, il movimento e la sincronizzazione sono gestiti in modo separato tra client e server, per garantire transizioni fluide, gravità dinamica e tracciamento preciso degli oggetti, anche quando l’intero ambiente circostante cambia forma. Il sistema, al momento in fase di brevetto, si basa su Unreal Engine 5, modificato in profondità a livello di fisica e rendering per supportare appieno questa visione.

Anche sul fronte contenutistico il gioco promette un’esperienza originale. Il titolo viene definito un “MMORPG shooter” poiché fonde una forte componente narrativa con sistemi su larga scala tipici degli MMO: progressione persistente dei personaggi, loadout personalizzabili, potenziamenti a lungo termine, missioni ed eventi plasmati dalla community. Non si tratterà di un classico MMO con hub statici e grinding ripetitivo, ma di un mondo in continua evoluzione, da esplorare, scoprire e affrontare in modi sempre nuovi.

Non mancheranno zone pericolose in cui avventurarsi alla ricerca di ricompense migliori, un concetto che richiama da lontano le dinamiche degli extraction shooter, anche se il gioco non si inserisce propriamente in quel genere. All’interno del mondo di The Cube saranno presenti delle aree simili a dungeon, dove i giocatori troveranno sfide, nemici e ricompense uniche. Più ci si addentra in queste zone, più l’ambiente si farà bizzarro e surreale. Per quanto riguarda il modello di business, Mundfish non si è ancora sbilanciata: si sta valutando se optare per un prodotto premium o free-to-play, ma l’obiettivo dichiarato resta quello di creare un’esperienza equa e incentrata sui giocatori.

Al momento The Cube si trova in fase di playtest interno, con il team impegnato a perfezionare i sistemi chiave e a garantire che l’esperienza risulti soddisfacente. È previsto anche il coinvolgimento della community attraverso sessioni di beta test pubbliche, ma i dettagli verranno comunicati in futuro.

Infine, Bagratuni ha confermato che The Cube è stato concepito come un progetto a lungo termine. Dopo il lancio, il gioco continuerà a ricevere aggiornamenti costanti con nuovi contenuti, missioni, eventi e funzionalità per mantenere il mondo vivo, sorprendente e in evoluzione. Sia Atomic Heart 2 che The Cube saranno tradotti in italiano.

Qui sotto potete rivedere il trailer di annuncio di The Cube. Voi che cosa ne pensate di queste informazioni?

 

 

Fonte

 

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CM@TRIX dj PRODUCER.

interessante questo

GamesQuitter

Sono davvero curioso di sto progetto.

CM@TRIX dj PRODUCER.

culi e tette a parte sembra figo