In un’intervista esclusiva con IGN Vince Zampella, capo di Respawn e Group GM di EA Studios Organization, ha parlato del prossimo capitolo della serie Battlefield, al momento noto col nome in codice di Battlefield Next.
Zampella ha esordito facendo una chiara dichiarazione d’intenti per il prossimo titolo: si vuole tornare alle origini. Ha infatti dichiarato che, secondo lui, il periodo di massimo splendore della serie è stato con Battlefield 3 e Battlefield 4, e l’obiettivo è tornare a quell’atmosfera.
Voglio dire, se si guarda indietro al picco o all’apice di Battlefield, è quell’era di Battlefield 3… Battlefield 4 in cui tutto era moderno. E penso che dobbiamo tornare al nocciolo di ciò che è Battlefield e farlo incredibilmente bene, e poi vedremo dove andrà da lì. Ma penso che per me, il picco di Battlefield sia in quei giorni di Battlefield 3 e 4. Quindi penso che sia nostalgico per i giocatori, per me, persino per i team.
Il ritorno all’ambientazione moderna rappresenta una correzione di rotta dopo Battlefield 2042 (che, ricordiamo, non viene più supportato dalla Stagione 7, uscita ad aprile). Uscito nel novembre del 2021, il titolo è stato ampiamente criticato a causa delle mappe da 128 giocatori, che rendevano il gameplay troppo caotico, e dell’inclusione degli Specialisti, che sembravano avvicinarlo a un hero shooter.
Alla fine su Battlefield 2042 sono state rimesse le famose mappe da 64 giocatori, che sembra torneranno anche nel prossimo capitolo:
Stiamo testando tutto intorno a ciò che è più divertente. Quindi, come hai detto, le mappe, una volta che raggiungono una certa scala, diventano diverse. È uno spazio di gioco diverso e penso che tu debba progettare attorno a questo. Quindi stiamo progettando qualcosa che è più simile ai precedenti Battlefield. Preferirei avere spazi di gioco belli, densi, davvero belli, ben progettati. Alcuni di loro sono davvero buoni. Non vedo l’ora che ne vediate alcuni.
Lo stesso vale anche per il ritorno delle classi tradizionali, che sostituiranno gli Specialisti di Battlefield 2024:
Allora io non ero lì per il 2042. Non so quale fosse la logica, ma per me è come se il team avesse provato qualcosa di nuovo. Bisogna applaudire quello sforzo. Non è piaciuto a tutti, ma nella vita bisogna provare cose nuove. Non ha funzionato. Non andava bene. Gli Specialisti non torneranno. Quindi le classi sono in un certo senso il fulcro di Battlefield, e ci torneremo.
Zampella termina sottolineando che Battlefield 2042 non è stato un “gioco fallimentare”, nonostante non abbia avuto il successo sperato, e fa notare che il team di sviluppo “ha dedicato davvero molto tempo a imparare come adattarlo e a recuperare le cose”. Tuttavia, il capo di Respawn dichiara che col prossimo Battlefield EA non vuole ripetere l’esperienza di Battlefield 2042. “Stavolta vogliamo che sia buono fin dall’inizio”.
Al momento Battlefield Next non presenta una data di lancio, ma il gioco è entrato in piena produzione a inizio anno ed Electronic Arts prevede di pubblicarlo nel 2025 (probabilmente in autunno). Non ci resta che attendere maggiori dettagli. Insieme all’intervista è stato pubblicato anche il primo concept art del gioco, che potete vedere qui sotto.
Voi che ne pensate? Siete fiduciosi nel futuro di Battlefield?
Io sogno il ritorno di Battlefield 2, con Road to Jalalabad e Strike at Karkand! Da quello che leggo si avvicina molto questo gioco, map da 64 giocatori, il ritorno delle classi e sopra tutto era moderna!
Speriamo bene davvero!
Speriamo davvero che Battlefield Next rappresenti un ritorno in grande stile del franchise. Bad Company 2, Battlefield 3 e Battlefield 1 erano giochi meravigliosi… mi mancano.
Anche il quattro non era malvagio dai.
Ci ho giocato meno, però sì, diciamo che rispetto a Battlefield 2042 è grasso che cola :)
Non era l’ambientazione storica su cui si basa il gioco ad aver avuto successo, ma il periodo in cui è stato lanciato.
In quegli anni, non c’era molta concorrenza oltre al solito rivale, Call of Duty, oggi, invece, il mercato è orientato verso altre tendenze, e i dati mostrano chiaramente che i giocatori non sono più così interessati a giochi su larga scala come il 30 vs 30, inoltre, la Generazione Z ha preferenze diverse.
Non sono molto fiducioso: anche se il gioco dovesse rivelarsi un capolavoro, temo che, dopo l’iniziale entusiasmo, i giocatori passeranno ad altro.
Su Battlefield, inoltre, manca la sensazione di vittoria quando si vince come squadra, non si sente mai un team esclamare “grande ragazzi, abbiamo fatto una bella partita” come in tutti altri FPS, e ai giocatori, soprattutto giovani, cercano questo.