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La Commissione Europea approva l’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft

La Commissione Europea approva l’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft

È arrivato oggi da Bruxelles l’attesissimo responso sull’acquisizione di Activision Blizzard King da parte di Microsoft, e più che una semplice decisione porta una vera e propria rivoluzione che investirà il mercato dei videogiochi, e del cloud gaming in particolare, per i prossimi dieci anni.

La Commissione Europea ha ufficialmente approvato la proposta di acquisizioneQuesta, dice la Commissione, dovrà essere svolta secondo i dettami che Microsoft stessa ha proposto di implementare. Ma questi dettami sono stati ritenuti sufficienti per scongiurare qualsiasi rischio lesivo alla libera concorrenza.

Non solo. La Commissione ha addirittura evidenziato come l’acquisizione possa “rappresentare un significativo miglioramento della situazione nel cloud gaming se comparata a quella attuale”. Che a Bruxelles ci sia qualche utente di MMO.it?

La decisione della Commissione ovviamente giunge dopo un lunghissimo procedimento che ha portato all’analisi della proposta acquisizione, che vale 69 miliardi di dollari. Durante questo procedimento, Microsoft ha dovuto sostanzialmente fornire tutta una serie di garanzie che escludessero o limitassero i rischi per la concorrenza nel mercato dei videogiochi ed in particolare del cloud gaming.

Come sempre, la Commissione ha basato la sua decisione su prove concrete e su informazioni dettagliate e feedback da parte dei concorrenti e dei clienti, inclusi sviluppatori e distributori di giochi, nonché piattaforme di streaming di giochi basate su cloud nell’UE.

A fronte di questo, le garanzie proposte da Microsoft sono state ritenute più che accettabili dalla Commissione.

L’indagine approfondita della Commissione ha indicato che Microsoft non sarebbe in grado di danneggiare le console concorrenti e i servizi di abbonamento multi-gioco concorrenti.

Tuttavia, l’indagine ha anche rilevato dei rischi competitivi per ciò che concerne il cloud gaming:

Microsoft potrebbe danneggiare la concorrenza nella distribuzione di giochi tramite servizi di streaming di giochi basati su cloud e la sua posizione nel mercato dei sistemi operativi per PC sarebbe stata rafforzata.

A fronte di questo, tuttavia, la Commissione ha rilevato che:

  • Microsoft non avrebbe incentivi a rifiutare la distribuzione dei giochi di Activision a Sony, che è il principale distributore di giochi per console a livello mondiale, incluso nell’Area Economica Europea (AEE), dove ci sono quattro console Sony PlayStation per ogni console Microsoft Xbox acquistata dai giocatori. Infatti, Microsoft avrebbe forti incentivi a continuare a distribuire i giochi di Activision tramite un dispositivo popolare come PlayStation di Sony.
  • Anche se Microsoft decidesse di ritirare i giochi di Activision da PlayStation, ciò non danneggerebbe significativamente la concorrenza nel mercato delle console. Anche se Call of Duty è ampiamente giocato su console, è meno popolare nell’AEE rispetto ad altre regioni del mondo e ha meno popolarità nell’AEE all’interno del suo genere rispetto ad altri mercati. Pertanto, anche senza poter offrire questo gioco specifico, Sony potrebbe sfruttare la sua dimensione, il suo ampio catalogo di giochi e la sua posizione di mercato per respingere qualsiasi tentativo di indebolire la sua posizione competitiva.
  • Anche senza questa transazione, Activision non avrebbe reso disponibili i suoi giochi per i servizi di abbonamento multi-gioco, poiché ciò cannibalizzerebbe le vendite dei suoi singoli giochi. Pertanto, la situazione per i fornitori terzi di servizi di abbonamento multi-gioco non cambierebbe dopo l’acquisizione di Activision da parte di Microsoft.

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Oltre a queste importanti e con ogni probabilità corrette assunzioni, gli esperti della Commissione hanno dimostrato anche di aver approfondito la faccenda ben più di quanto non abbiano fatto, per esempio, nel Regno Unito. È scritto infatti:

  • È vero che l’acquisizione danneggerebbe la concorrenza nella distribuzione di giochi per PC e console tramite servizi di streaming di giochi basati su cloud. Ma nonostante il suo potenziale, lo streaming di giochi è attualmente molto limitato oggi.
  • In modo indiretto tuttavia, Microsoft potrebbe forzare esclusive Activision Blizzard sul suo servizio, l’Xbox Game Pass, e questo rappresenterebbe un problema competitivo, soprattutto se poi questa posizione dominante fosse sfruttata per potenziare la già egemonica posizione di Microsoft nel mercato dei sistemi operativi.

 

A fronte di questa sacrosanta preoccupazione, la Commissione Europea ha deciso di spingere sulla tutela degli utenti, determinando alcuni rimedi in fase di acquisizione, che sono stati discussi in accordo con Microsoft ed hanno una durata obbligatoria di dieci anni a partire dall’acquisizione.

Dal punto di vista legislativo e per noi videogiocatori, non sarebbe eccessivo indicare come “rivoluzionari” questi rimedi:

  1. 1) La previsione di una licenza gratuita per i consumatori nell’Area Economica Europea che consentirebbe loro di effettuare lo streaming, tramite qualsiasi servizio di streaming di giochi basato su cloud a loro scelta, di tutti i giochi per PC e console di Activision Blizzard attuali e futuri per i quali hanno una licenza.
  2. 2) Una corrispondente licenza gratuita per i fornitori di servizi di streaming di giochi basati su cloud per consentire ai giocatori con sede nell’AEE di effettuare lo streaming di qualsiasi gioco per PC e console di Activision Blizzard.

 

Questo significa che per i dieci anni successivi all’acquisizione di Activision da parte di Microsoft, tutti i servizi di cloud gaming potranno offrire liberamente (e quindi lo faranno) tutti i giochi Microsoft ai giocatori che già li posseggono. In altre parole, i giocatori che avranno acquistato qualsiasi gioco Microsoft potranno streammarlo attraverso qualsiasi servizio di cloud gaming che nascerà da qui ai prossimi dieci anni: non ci potranno essere esclusive.

Microsoft dovrà infatti offrire la possibilità di streammare i suoi giochi in cloud a tutti i servizi che lo richiederanno senza imporre loro alcun costo. Al contempo, i giocatori dovranno soltanto pagare una volta il gioco, per poi poterlo fruire anche in cloud gaming su ogni servizio possibile e immaginabile.

È grazie a questo accordo che ha dell’incredibile che la Commissione Europea ritiene che la situazione del cloud gaming possa addirittura migliorare a seguito dell’acquisizione di Activision da parte di Microsoft. Ed in effetti, a giudicare dal potenziale effetto per noi consumatori finali, sembra difficile darle torto.

Questi impegni affrontano completamente le preoccupazioni sulla concorrenza individuate dalla Commissione e rappresentano un significativo miglioramento per lo streaming di giochi basato su cloud rispetto alla situazione attuale. Consentiranno a milioni di consumatori dell’Area Economica Europea di effettuare lo streaming dei giochi di Activision utilizzando qualsiasi servizio di gaming basato su cloud operante nell’AEE, a condizione che siano stati acquistati in un negozio online o inclusi in un abbonamento multi-gioco attivo nell’AEE.

Inoltre, la disponibilità dei popolari giochi di Activision per lo streaming tramite tutti i servizi di streaming di giochi basati su cloud stimolerà lo sviluppo di questa tecnologia dinamica nell’Area Economica Europea. Ciò consentirà ai giocatori di accedere ai giochi di Activision su diverse piattaforme e dispositivi, inclusi i giocatori più piccoli dell’Unione Europea.

La Commissione ha condotto un’attenta valutazione dell’efficacia delle misure correttive, raccogliendo pareri di numerosi partecipanti al mercato e portatori di interesse. In particolare, i fornitori di servizi di streaming di giochi basati su cloud hanno dato riscontri positivi e hanno mostrato interesse per le licenze proposte. Alcuni di questi fornitori hanno già stipulato accordi bilaterali con Microsoft basati sulle licenze proposte per lo streaming dei giochi di Activision, una volta completata la transazione.

Tenendo conto dei feedback del mercato, la Commissione ha concluso che l’acquisizione proposta, così come modificata dagli impegni, non solleverebbe più preoccupazioni in materia di concorrenza e alla fine porterà significativi benefici per la concorrenza e i consumatori. La decisione della Commissione è condizionata al pieno rispetto degli impegni. Sotto la supervisione della Commissione, un curatore indipendente sarà responsabile del monitoraggio della loro attuazione.

Ricordiamo invece che ad aprile nel Regno Unito l’acquisizione è stata bloccata dal CMA (Competition and Markets Authority), l’ente antitrust britannico.

 

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wow che figata…sostengo microsoft e il suo pass da sempre fin dalla beta…bene ottima notizia

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Il pass prende valore dai