Alle ore 1:20 di stanotte, sabato 18 dicembre, ArtCraft Entertainment ha annunciato l’acquisizione di Crowfall da parte di Monumental, un piccolo studio indipendente con sede ad Austin, Texas. Il trasferimento di proprietà ha avuto effetto istantaneamente, senza alcuna interruzione di servizio.
Gordon Walton, presidente di ArtCraft e produttore esecutivo di Crowfall, ha accolto l’acquisizione con queste parole:
Il nostro team non vede l’ora di unirsi a Monumental, dato che condividono la nostra passione per Crowfall e il desiderio di impegnarsi per garantirne il futuro. Monumental lo vede come qualcosa di più di un gioco unico e avvincente; è una piattaforma sviluppata attorno alle interazioni tra giocatori e perfetta per la sperimentazione. Monumental sta stanziando le risorse necessarie per aiutare Crowfall a raggiungere il suo pieno potenziale. Personalmente e professionalmente, sono entusiasta di entrare nel team di Monumental e far parte di questa transizione.
Crowfall è la seconda operazione di salvataggio per Monumental, che ad ottobre aveva acquistato il gioco di carte collezionabili Mythgard, altrimenti destinato all’oblio per mancanza di fondi. Per la community di Crowfall questa potrebbe rivelarsi un’ottima notizia: un afflusso di nuovi capitali e menti fresche potrebbero effettivamente essere ciò che serve al gioco per ribaltare le proprie sorti.
L’acquisizione sembra essere stata dettata da una buona dose di genuina passione: Monty Kerr, CEO di Monumental, era stato uno dei backer ai tempi della campagna Kickstarter di Crowfall (un Sapphire Patron, il tier da 500$) e si è dichiarato fiducioso di poter “realizzare appieno le grandi ambizioni di Crowfall”. Tuttavia, vale la pena ricordare che Monumental è una compagnia abbastanza piccola, con mezzi limitati e senza esperienza nella gestione di MMO, per cui è difficile prevedere l’esito di questa nuova impresa.
Se volete saperne di più su Crowfall, potete leggere la nostra recensione. Qui sotto, invece, trovate l’ultimo streaming di Plinious.
La conclusione non inaspettata, ma comunque amara, del progetto Crowfall.
Non il peggiore esito di un progetto MMO a dire la verità, se si pensa al caso di Magic Legends che è svanito nel nulla senza neppure uscire dalla beta, ma nel suo complesso il progetto presentato dalla ACE con kickstarter è un fallimento.
Se è vero che Todd si è messo in disparte fin da luglio è altrettanto vero che è il gioco plasmato da lui ad essere stato rapidamente accantonato da chi lo ha avuto a disposizione al momento del lancio.
Quindi su di lui ricade il peso di aver realizzato poche cose buone a partire dai molti buoni propositi annunciati in quella fatidica campagna.
Si sono quindi rivelate esatte le supposizioni dei molti che non credevano che ACE avrebbe avuto le risorse per armonizzare sistemi di gioco troppo spesso ridisegnati per collimare l’uno all’altro.
Crowfall passa, come prodotto, nelle mani di qualcun altro che ne fa ora il punto di partenza di un suo progetto.
A leggere il racconto degli abboccamenti tra ACE e Monumental e se capisco un minimo di dinamiche commerciali, questo passaggio di testimone, ufficializzato solo ora, era già in qualche misura avviato.
Contenuti per collettivi di gioco meno numerosi avevano ricevuto una considerevole attenzione nelle versioni rilasciate nei mesi scorsi. Nello stesso tempo era rimasta in sospeso l’attesa introduzione dell'”handshake siege”, a beneficio di scontri di larghe dimensioni.
Mi domando quanto questo approccio verrà consolidato negli sviluppi del 2022.
Resto dell’opinione che il progetto Crowfall avrebbe meritato un trattamento meno superficiale da parte della redazione di questo portale.
Nel vero senso della parola, gli sviluppatori hanno realizzato contenuti “da vendere”.
Ora facciamo tabula rasa su aspettative e prospettive ed assistiamo ad un nuovo inizio. Si avvia un altro Crowfall, che si spera possa soddisfare ampie platee di appassionati del genere.
Ma guarda, se posso, credo che crowfall sia la testimonianza migliore di come i pvp centrici falliscano sempre. L’unico modo in cui avrebbe potuto raccimolare player è andare anche su mobile (albion) avere un lancio trial free su un primo mondo della durata di 2 settimane magari per affezzionare/creare una community ed adottare un modello commerciale da sub (Mortal-Mortal online 2). Invece hanno fatto un buy to play per fare cassa subito, cosa che fai solo quando hai investito un botto in pubblicità (amazon) o hai costi di gestione minimi e ti va di culo (guild wars 2)
Guarda, indubbiamente MMO incentrati sul PVP sono più spesso soggetti al fallimento.
Da un lato perché è difficile riscuotere un ampio consenso quando una porzione dei giocatori finisce necessariamente dalla parte dei “vinti”, dall’altro perché i contenuti PVE sono dati per scontati dal giocatore del genere (ed è bizzarro come nel forum ufficiale di Crowfall venissero richiesti a dispetto di un disegno kickstarter che ne specificava la subordinazione all’azione PVP)
Pochi MMO pvp centrici hanno azzeccato il tiro. Albion in realtà galleggiava benino già prima di andare sul mobile (dopo il passaggio al free to play), ma se devo menzionare un gioco coerente con questo disegno che non sia passato per una fase di stenti mi limito al solo Eve.
Il modello con sub, prima di tutto, non è conciliabile con l’approccio kickstarter.
Il finanziamento da parte degli acquirenti ha avuto però un esito di cui pare Todd si sia detto assai presto insoddisfatto.
Si è scelto un approccio di massima condivisione, senza NDA, confidando in un ritorno di immagine che avrebbe consolidato la community.
Invece i più si sono lagnati nel non avere a disposizione nei tempi auspicati il prodotto “comprato”.
Sono emerse fazioni a questionare su quali features il gioco dovesse essere implementato e si sono scatenate furiose liti in cui gli interessati a diversi “stili di gioco” richiedevano maggiore attenzione per il proprio (di nuovo, poco avveduti del disegno presentato).
Ogni fazione finiva con attribuire i vari rinvii dell’uscita del gioco alle pressioni di una delle fazioni avverse, perdendo fiducia nel progetto.
Facile comprendere come il progressivo sgretolamento della community sia una delle ragioni di un lancio consapevolmente prematuro.
Sono curioso di vedere se Monumental saprà comunicare chiaramente in cosa intende trasformare Crowfall e consolidare la community su precise aspettative. Spero mantenendo quelle premesse che mi hanno avvicinato al gioco al tempo della sottoscrizione.
Trapelò una lettera agli azionisti(?) il mese scorso, si diceva di come si sarebbe dovuto spremere lo spremibile da crowfall per reinvestire su un nuovo gioco. A quanto pare era vera stando alle ultime interviste
come direbbe il mio amico di Roma: ‘provace sempre magari ce cascano…’