Ieri vi avevamo portato la scandalosa notizia dell’introduzione degli NFT su STALKER 2: una follia dovuta a ragioni esclusivamente economiche che avrebbe portato il gioco in una direzione pessima e completamente avulsa rispetto allo spirito originale di S.T.A.L.K.E.R..
La community era comprensibilmente insorta (così come noi su MMO.it), dichiarando il gioco morto prima ancora di uscire. Ma per fortuna, in questo caso, gli sviluppatori hanno ascoltato i giocatori.
L’account ufficiale di STALKER 2 ha infatti diramato un comunicato nel quale annuncia la cancellazione dal gioco di tutto ciò che poteva essere legato agli NFT.
— S.T.A.L.K.E.R. OFFICIAL (@stalker_thegame) December 16, 2021
Cari STALKER,
Vi ascoltiamo.
Basandoci sul feedback ricevuto, abbiamo deciso di cancellare tutto quello che poteva essere legato agli NFT da S.T.A.L.K.E.R. 2.
Gli interessi dei nostri fan e giocatori sono la priorità massima per il team. Stiamo costruendo questo gioco per voi così che possiate goderne – indipendentemente dal costo. Se voi ci tenete, allora ci teniamo anche noi.
Con amore,
Il team di GSC Game World.
La notizia è doppiamente positiva: da una parte si è ottenuta una vittoria del buon senso contro il becero profitto, dall’altra GSC Game World ha dimostrato prontezza nel far fronte alle polemiche, non avendo problemi a rimangiarsi scelte infelici nel momento in cui la community compatta è insorta contro di esse.
Il futuro del gioco quindi torna a sembrare roseo, e così anche noi torniamo ad aspettare un titolo che potenzialmente potrebbe avere davvero molto da dire.
Ricordiamo che S.T.A.L.K.E.R. 2: Heart of Chernobyl uscirà ufficialmente il 28 aprile 2022 su PC e Xbox Series X/S, e sarà subito incluso nel catalogo del Game Pass. Qui di seguito trovate il gameplay trailer mostrato all’E3 2021.
Ad Asczor piace videogiocare e soprattutto videogiocare bene. I giochi per lui vanno fruiti sfruttandoli fino in fondo al meglio delle proprie capacità. È per questo che Asczor s’incazza, e non poco, quando i giochi non rispettano i suoi standard di qualità. Però ha sempre le sue buone ragioni per farlo e, al contrario, non manca mai di lodare i giochi meritevoli. Peccato che siano davvero pochi.
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