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World of Warcraft: Burning Crusade Classic – Tutto quel che sappiamo

World of Warcraft: Burning Crusade Classic – Tutto quel che sappiamo

Come sapete all’ultima BlizzConline Blizzard ha presentato ufficialmente World of Warcraft: Burning Crusade Classic, che va ad arricchire l’operazione WoW Classic con la prima, storica espansione del titolo.

La compagnia di Irvine prosegue dunque l’esperimento di grande successo iniziato due anni fa, riproponendo la formula dell’espansione pubblicata nel 2007. Le Outland, le nuove razze, le quest, i boss, Shattrath City, le arene e tutto quel che girava intorno all’originale The Burning Crusade sarà nuovamente fruibile dai giocatori del celebre MMORPG, che potranno scegliere se rimanere su WoW Classic o se avventurarsi nel Dark Portal. Con la differenza, con buona pace di Illidan, che questa volta i giocatori saranno molto più preparati rispetto a quattordici anni fa.

Con l’aiuto del sito ufficiale italiano, torniamo quindi sull’annuncio per fare un riepilogo di tutti i dettagli e le novità emerse in queste settimane.

 

 

You are (not) prepared

Partiamo anzitutto dal comunicato ufficiale Blizzard, che illustra le principali feature di Burning Crusade Classic:

  • Nuove terre da esplorare: attraversa il Dark Portal e scopri le Outland.
  • Due nuove razze giocabili: combatti per l’Orda con gli Elfi del Sangue, creature alla ricerca di una nuova fonte di potere arcano, o unisciti all’Alleanza con i Draenei, esiliati delle Outland in cerca di una nuova dimora.
  • Arene: unisciti ai tuoi alleati e mettete alla prova le vostre abilità nel PvP nelle arene 2v2, 3v3 o 5v5 come Ring of Trials o Circle of Blood.
  • Cavalcature volanti: prendi il volo nei caotici cieli di Netherstorm e sorvola la nefasta regione di Shadowmoon Valley con l’introduzione delle nuove cavalcature volanti nelle Outland.
  • Incursioni e spedizioni sempre più impegnative: completa le spedizioni da 5 giocatori e le spedizioni eroiche ambientate nella foresta cristallina di Tempest Keep, o entra nell’incursione da 10 giocatori di Karazhan e potenzia il tuo equipaggiamento fino allo scontro finale contro Kil’jaeden nell’incursione da 25 giocatori del Sunwell Plateau.
  • Jewelcrafting: lavora potenti gemme e incastonale nell’equipaggiamento dei personaggi con la professione Jewelcrafting.
  • Fazioni degli Aldor e degli Scryer: scegli tra la fazione degli Aldor e quella degli Scryer a Shattrath e ottieni le loro ricompense uniche.
  • Crea un Paladino dell’Orda o uno Sciamano dell’Alleanza.
  • Progredisci fino al livello 70 e ottieni nuove abilità di classe e molto altro.

Questa è solo la punta dell’iceberg, ma gli sviluppatori hanno svelato ulteriori dettagli nel corso di un Deep Dive durante la BlizzCon. Il pannello è stato tenuto dalla lead producer Holly Longdale, dal production director Patrick Dawson e dal lead engineer Brian Birmingham.

Iniziamo col dire che Holly “Windstalker” Longdale è una veterana del genere massivo, avendo gestito per anni il franchise di EverQuest, lo storico MMORPG fantasy del 1999 che, guarda caso, negli ultimi anni ha fatto la fortuna con i suoi progression server. Nel 2020 la producer ha lasciato Daybreak Games ed è stata assunta da Blizzard per lavorare proprio sul Classic.

D’altronde le similitudini con EverQuest sono evidenti: con l’annuncio di The Burning Crusade, i server WoW Classic si trasformano a tutti gli effetti in progression server. Aspettiamoci dunque di vedere anche Wrath of the Lich King Classic tra un paio d’anni: è solo questione di tempo, e d’altronde Blizzard ha già fatto capire che se ci sarà richiesta nella community lo farà. E volete che non ci sia richiesta per l’espansione di WoW più amata di sempre?

 

Some changes

Ma torniamo a Burning Crusade. È interessante notare il cambio di filosofia di sviluppo da parte del team: WoW Classic aveva come principio guida “no changes”, nessun cambiamento, ovvero la volontà di riproporre un’esperienza più vicina possibile all’MMO del 2004. Burning Crusade Classic invece vedrà “some changes”, qualche cambiamento a livello di gameplay e quality of life.

Un primo esempio è lo spell batching: con questo termine ci si riferisce alla frequenza con cui i server di WoW processano le informazioni in arrivo riguardanti attacchi, abilità e così via. Senza scendere troppo nei tecnicismi, immaginate lo spell batching come dei blocchi in cui vengono elaborate le informazioni che dal client (il computer del giocatore) arrivano al server centrale, e viceversa. A causa della latenza e della tecnologia dell’epoca, su WoW Vanilla questi blocchi potevano coprire finestre di tempo piuttosto ampie, fino a 200 millisecondi. Con il progressivo miglioramento dei computer e delle connessioni il sistema è stato raffinato sempre di più, al punto che oggigiorno su WoW questi blocchi durano appena 20 millisecondi.

In altre parole, sull’attuale WoW le abilità e gli incantesimi lanciati a meno di 20 millisecondi l’uno dall’altro vengono considerati come simultanei da parte del server, mentre ai tempi di WoW Vanilla la finestra temporale durava dieci volte tanto. Questi tempi allungati, praticamente ininfluenti in PvE, possono invece dare vita a meccaniche molto interessanti in PvP, come la possibilità da parte dei Maghi di farsi Polymorph a vicenda. Nel 2019 Blizzard aveva perciò deciso di mantenere artificialmente lo spell batching in WoW Classic, per restituire un’esperienza più fedele possibile all’originale. Tuttavia questa meccanica crea inevitabilmente un problema di lag per i giocatori, che causa errori con alcune skill (ad esempio Blink o Pyroblast). Di conseguenza in Burning Crusade Classic lo spell batching verrà rimosso per migliorare la fluidità e la godibilità del gameplay.

Per quanto riguarda Blood Elf e Draenei, nel 2007 erano stati sbloccati in concomitanza con l’uscita dell’espansione, con la conseguenza che chi voleva creare e livellare un personaggio delle nuove razze rimaneva per forza indietro rispetto ai giocatori già al 60, che potevano varcare il Dark Portal fin dal day one. Stavolta Elfi del Sangue e Draenei saranno invece disponibili prima del lancio dell’espansione, con la pre-patch di Burning Crusade Classic.

Per quanto riguarda poi i raid, il team ha detto di voler fornire una vera sfida. Per questo sono stati rimossi i nerf che all’epoca gli sviluppatori avevano effettuato per rendere meno difficili molti boss: gran parte dei giocatori ha chiesto di poter affrontare le versioni originali dei boss, quindi dungeon e raid saranno impegnativi proprio com’erano stati pensati originariamente.

Alcune boss fight sono comunque state ribilanciate: ad esempio M’uru inizialmente presentava diversi effetti di ritardo del lancio di spell, il che portava a escludere gli incantatori dai gruppi. Questo problema verrà risolto in Burning Crusade Classic, così da rendere lo scontro interessante e divertente per tutte le classi coinvolte.

 

Oh chi si rivede, il Fel Reaver… RIP.

PvP e bilanciamento

Un altro esempio di questa nuova apertura mentale è costituito dalle skill del Paladino specifiche per fazione. Nell’originale The Burning Crusade, infatti, il Paladino aveva a disposizione un sigillo esclusivo a seconda della fazione: Seal of Blood per l’Orda e Seal of the Martyr per l’Alleanza. A detta dei developer il primo era molto più potente, il che rendeva i Pally dell’Orda avvantaggiati rispetto ai colleghi dell’Alleanza.

Per questo motivo, in Burning Crusade Classic Seal of Blood e Seal of the Martyr saranno disponibili per entrambe le fazioni al level cap: i Paladini avranno ancora dei Sigilli diversi al livello 64, ma una volta al 70 potranno scegliere il Sigillo della fazione opposta. Questo manterrà l’identità di fazione durante il leveling, ma senza creare sbilanciamenti all’endgame.

Un altro cambiamento riguarda il modo in cui i giocatori impostano i gruppi per le arene. All’uscita delle arene con TBC, gli utenti dovevano creare dei roster con un numero di giocatori pari alla tipologia di arena scelta: se partecipavano a un’arena 3v3, potevano avere solo tre personaggi nel roster. Questo significa che, se un compagno non poteva giocare per qualche tempo, anche gli altri due non potevano farlo. Con Burning Crusade Classic, Blizzard ha allungato il roster in modo da contenere il doppio dei personaggi previsti dalla tipologia d’arena. In questo modo, le squadre potranno includere tutti i giocatori necessari e continuare a partecipare alle arene anche in caso di assenze.

A proposito delle arene, gli sviluppatori assicurano che il titolo userà i moderni algoritmi di matchmaking per trovare più velocemente giocatori di pari abilità, mantenendo comunque i requisiti di classifica per l’acquisto di equipaggiamenti nelle stagioni successive.

A dimostrazione della volontà di proporre alcune modifiche rispetto all’originale, inoltre, nei giorni scorsi la software house ha inviato un sondaggio ad alcuni utenti chiedendo loro come reagirebbero se WoW Classic vedesse dei “cambiamenti significativi o l’aggiunta di feature completamente inedite”. Tra questi viene ad esempio citato l’uso del layering o modifiche all’honor PvP.

 

Le cinque fasi di Burning Crusade

Adesso parliamo di progression: come successo due anni fa con WoW Classic, anche Burning Crusade Classic sarà diviso in diverse fasi di contenuti. Per consentire ai giocatori di avere equipaggiamenti aggiornati rispetto ai contenuti e agli amici, Blizzard ha impostato un programma di aggiornamenti diviso in cinque fasi. Come qualsiasi altra cosa ancora in sviluppo, questo piano è soggetto a eventuali cambiamenti in base anche al feedback dei giocatori.

In ogni caso, ecco uno schema riassuntivo delle cinque release:

  • Fase 1 (release): Karazhan, Gruul’s Lair e Magtheridon’s Lair
  • Fase 2: Serpentshrine Cavern, Tempest Keep e Stagione 1 delle arene
  • Fase 3: Hyjal, Black Temple e Stagione 2 delle arene
  • Fase 4: Zul’Aman e Stagione 3 delle arene
  • Fase 5: The Sunwell e Stagione 4 delle arene

 

WoW Classic, Burning Crusade Classic, server Classic Era… mamma mia quanto Classic!

Server Burning Crusade Classic e Server Classic Era

Con la pre-patch di Burning Crusade Classic gli attuali server Classic diventeranno quindi dei progression server. In più verranno aperti dei nuovi reami Era Classic, che resteranno per sempre fermi alla prima versione di WoW, come cristallizzati nel tempo.

Il giorno della patch, ai giocatori verrà chiesto di scegliere dove giocare: progredire con i contenuti di Burning Crusade Classic o continuare a giocare a WoW Classic? La scelta varrà per ogni singolo personaggio e sarà irreversibile.

Per gli indecisi cronici, un nuovo servizio a pagamento permetterà di creare un clone del proprio PG, così da poter continuare a giocare in entrambe le ere.

In aggiunta, per chi vorrà iniziare a giocare direttamente da TBC sarà possibile acquistare un boost istantaneo al livello 58, che potremmo definire un “Outlands starting kit”: sarà uno solo per account, non sarà utilizzabile nei reami Era Classic e per Draenei o Elfi del Sangue. I personaggi potenziati saranno forniti di equipaggiamento raro, la skill in equitazione da livello 40 e una mount. I PG appena creati e poi potenziati non avranno alcuna professione di crafting, mentre quelli esistenti potenziati manterranno le professioni che avevano così com’erano.

 

Il canone mensile rimarrà unico: pagando l’abbonamento di World of Warcraft si avrà accesso a WoW retail con Shadowlands, al Vanilla e a TBC. Infine ricordiamo che, come già successo per WoW Classic, anche Burning Crusade Classic non sarà tradotto in italiano.

Al momento Burning Crusade Classic non ha una data di lancio: sappiamo solo che la nuova (vecchia?) espansione uscirà nel corso del 2021, mentre Blizzard ha promesso una beta “soon”. Possiamo quindi aspettarci di vedere una fase di testing già nei prossimi mesi, con il lancio ufficiale che probabilmente avverrà nella seconda metà dell’anno. Vi terremo aggiornati su MMO.it non appena avremo maggiori dettagli.

In conclusione, Burning Crusade Classic si prospetta come un esperimento interessante per i nostalgici, ma anche per i nuovi giocatori desiderosi di vivere le avventure nelle Outland e incontrare (forse) Illidan. Qui di seguito potete vedere il trailer di annuncio e la replica del Deep Dive tenutosi durante la BlizzConline.

 

 

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