Quella porcheria di Crucible, pseudo-shooter MOBA di Amazon e Relentless Studios senza idee né anima, chiude quattro mesi dopo il suo lancio. Amazon Games ha infatti deciso di cessare lo sviluppo del gioco, che peraltro, a causa del pessimo feedback ricevuto, era perfino tornato in closed beta dopo essere uscito (un unicum nella storia dei videogiochi che dimostra la confusione del progetto).
Gli stessi sviluppatori hanno postato oggi un ultimo aggiornamento sul sito ufficiale che funge da lettera di commiato ed annuncia la difficile decisione. Malgrado “si siano integrate tutte le feature nella roadmap che si pensava potessero migliorare l’esperienza di gioco, questo non è stato abbastanza per garantire il futuro di Crucible”.
Lungo le prossime settimane, Amazon Games organizzerà un ultimo playtest ed un evento community per “celebrare” la chiusura del gioco, aprendo le porte anche sul Discord ufficiale. Al termine di questo, il matchmaking sarà disabilitato, ma i server rimarranno live per garantire le partite custom “ancora per un po’”.
Crucible chiuderà definitivamente i battenti il prossimo 9 novembre alle ore 21:00. Sono stati offerti rimborsi per tutti i giocatori che hanno effettuato acquisti in-game.
Nessuno su internet si è dimostrato particolarmente sorpreso della notizia: che Crucible fosse un prodotto senza innovazione, realizzato con un’idea scarna e con il palese obiettivo di fare cassa, era cosa nota. Amazon Games si è confermata per l’ennesima volta una software house con dei problemi, carente nello sviluppo dei suoi titoli e con le idee molto confuse.
Al momento, essa sta lavorando al mastondontico ed oscuro MMO free-to-play sul Signore degli Anelli, e sta, ovviamente, portando avanti il travagliatissimo sviluppo di New World: un altro prodotto la cui anima è già stata massacrata più volte. Parte del team e delle risorse destinate a Crucible verranno dirottati proprio su questi progetti. Staremo a vedere cosa riserverà il futuro per loro.
Ad Asczor piace videogiocare e soprattutto videogiocare bene. I giochi per lui vanno fruiti sfruttandoli fino in fondo al meglio delle proprie capacità. È per questo che Asczor s’incazza, e non poco, quando i giochi non rispettano i suoi standard di qualità. Però ha sempre le sue buone ragioni per farlo e, al contrario, non manca mai di lodare i giochi meritevoli. Peccato che siano davvero pochi.
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