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FIFA 21: EA sotto accusa per aver pubblicizzato le microtransazioni ai minori

FIFA 21: EA sotto accusa per aver pubblicizzato le microtransazioni ai minori

AGGIORNAMENTO DEL 30/09/2020: Electronic Arts ha rilasciato un comunicato ufficiale sull’argomento, che vi riportiamo qui di seguito:

Prendiamo molto sul serio le responsabilità che abbiamo quando promuoviamo EA Games in canali visti dai bambini. Nonostante ciò, siamo consapevoli che la pubblicità per i FIFA Points è apparsa in contesti dove non sarebbe dovuta apparire. Abbiamo lavorato diligentemente con Smyths per garantire che questa pubblicità non venga più distribuita nelle copie rimanenti del loro catalogo 2020. Abbiamo anche intrapreso un’immediata revisione di tutti i futuri posizionamenti sui media e stiamo lavorando per garantire che ciascuna delle nostre attività di marketing rifletta meglio la responsabilità che ci assumiamo nei confronti dei nostri giocatori più piccoli.

 

La prossima settimana uscirà FIFA 21, il nuovo capitolo del calcistico annuale di Electronic Arts, ma nei giorni scorsi il publisher statunitense è finito sotto accusa per aver pubblicizzato le microtransazioni ad un pubblico di minori.

In particolare su una rivista di Smyths Toys, catena specializzata nella vendita di giocattoli per bambini, è presente un’inserzione pubblicitaria che promuove l’acquisto di FIFA Point, valuta in-game che può essere spesa per aprire dei pacchetti contenenti una varietà casuale di giocatori virtuali (il cosiddetto “spacchettamento”). Si tratta di un argomento particolarmente delicato e sensibile, perché le loot box sono spesso assimilate al gioco d’azzardo e diversi paesi stanno pensando a delle leggi che ne limitino la diffusione.

Per questo la pubblicità ha causato molta indignazione sui social, come potete vedere nei tweet di seguito. L’inserzione spiega che per creare il proprio Ultimate Team (cioè la squadra definitiva) bisogna compiere alcuni passi, tra cui l’acquisto di FIFA Point per aprire le casse premio: in realtà non è obbligatorio spendere soldi reali, dato che i giocatori possono essere ottenere anche giocando normalmente, ma sicuramente il sistema incoraggia a spendere per avere una squadra competitiva.

FIFA Ultimate Team (o FUT) è la modalità online su cui si basano tutti gli ultimi episodi della serie: il suo incredibile successo, soprattutto tra i giovani, ha portato guadagni da capogiro nelle tasche di Electronic Arts, al punto che gli incassi derivanti dalle microtransazioni superano quelli della vendita del gioco in sè (che comunque si paga a prezzo pieno). Per questi motivi è decisamente improbabile che il publisher decida di rimuovere le casse premio dal titolo di sua spontanea volontà: dovrebbero quindi essere i governi a regolamentare queste pratiche predatorie, come già successo in Belgio.

FIFA 21 uscirà ufficialmente il prossimo 9 ottobre su PlayStation 4, Xbox One, PC e Nintendo Switch. Successivamente arriverà anche su PlayStation 5 e Xbox Series X, con un upgrade gratis per chi già possiede il gioco sulle console attuali. Infine la Web App sarà disponibile da domani, 30 settembre.

Qui di seguito potete vedere il primo trailer ufficiale di FIFA 21. Voi che ne pensate della presenza di loot box nei giochi online?

 

 

Fonte 1, Fonte 2

 

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