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CD Projekt è la compagnia le cui azioni sono salite di più in Europa negli ultimi 10 anni

CD Projekt è la compagnia le cui azioni sono salite di più in Europa negli ultimi 10 anni

Con l’uscita su Netflix della serie televisiva basata su The Witcher, si conclude un decennio impressionante per la saga e soprattutto per CD Projekt, che ha il merito indiscusso di aver portato la saga al grande pubblico internazionale, attraverso alcuni dei giochi di ruolo migliori di tutti i tempi.

Il conglomerato CD Projekt, di cui fa parte CD Projekt RED, la casa di sviluppo nello specifico, è infatti stata individuata da Bloomberg come la compagnia il cui valore in borsa è salito di più in assoluto in Europa negli ultimi 10 anni. L’indice considerato è il Stoxx Europe 600, di cui fanno parte le principali 600 imprese del nostro continente.

Si parla di numeri da capogiro: il valore è salito del 21000% rispetto al 2009. Questo pone CD Projekt largamente in testa alla classifica, con un’accelerazione pazzesca a partire dal 2015, quando uscì The Witcher 3: Wild Hunt.

La compagnia ha attualmente una capitalizzazione complessiva di 6,8 miliardi di dollari sul mercato azionario, e i ricavi, stimano gli analisti, potrebbero arrivare nel 2019 a 845 milioni di dollari, circa quattro volte quelli che erano nel già ottimo 2015.

cd projekt red

Ora, CD Projekt si trova ad una svolta: con l’imminente release di Cyberpunk 2077, che uscirà il 16 aprile 2020, essa può fare ulteriormente il botto e ritrovarsi probabilmente come la più importante impresa basata sul digitale d’Europa (ed una delle principali nel mondo). Anche nel caso in cui Cyberpunk non fosse un successo clamoroso, l’impresa polacca è comunque coperta da GOG.com, che sta avendo sempre più largo successo e che si sta imponendo, con GOG Galaxy, come il launcher di riferimento per tutti i videogiochi.

Rispetto a tutto questo successo c’è però un prezzo da pagare: le condizioni di lavoro opprimenti e fuori dagli standard europei, anche se svolte in Polonia. CD Projekt ha attinto a piene mani dalla situazione economico/legislativa della Polonia, che, con salari bassi rispetto agli standard dell’Ovest permette di guadagnare proporzionalmente molto di più. Le leggi sul lavoro, peraltro, non sono sviluppate come da noi, ed i periodi di crunch sono elevatissimi, al punto che l’impresa lo specifica esplicitamente nelle sue offerte di lavoro (così come le norme europee prevedono).

 

Fonte 1, Fonte 2

 

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