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Daybreak Games nel ciclone: Numerosi licenziamenti e sanzioni per il proprietario

Daybreak Games nel ciclone: Numerosi licenziamenti e sanzioni per il proprietario

Daybreak Games è nell’occhio del ciclone. La software house americana, prima nota come Sony Online Entertainment, è non solo autrice di H1Z1, PlanetSide 2 e DC Universe Online, ma anche responsabile di MMORPG storici come i due EverQuest e Star Wars Galaxies.

La confusa vicenda parte già nel 2015, quando Daybreak Games fu venduta ad una compagnia di holding russa, Columbus Nova. A quanto pare, il proprietario della compagnia è un oligarca russo decisamente in cattivi rapporti con gli Stati Uniti e l’Occidente, al punto che sono state erogate sanzioni contro di lui.

Columbus Nova è infatti parte del Renova Group, gestito appunto da Viktor Vekselberg, quarto uomo più ricco di Russia con numerosi rapporti col governo, e le cui proprietà sono bloccate negli Stati Uniti all’inizio di questo mese a seguito del pacchetto di sanzioni che ha seguito la vicenda della Crimea negli anni scorsi e per aver compiuto “attività destabilizzanti” in numerosi mercati.

Di fronte ai primi malumori scaturiti dalla community dopo tale accadimento, Daybreak Games ha tentato di rimuovere o modificare pagine di Wikipedia che la riguardavano, al punto da ricevere un blocco dai moderatori del famoso sito. Inoltre, con una manovra Orwelliana Daybreak ha cambiato numerosi comunicati stampa del passato, quasi come se volesse far credere alla community che la vendita non ci sia mai stata.

Numerosissimi dipendenti di Daybreak Games sono stati licenziati nei giorni scorsi, patendo in prima persona le conseguenze di una vendita quantomeno dubbia e del pacchetto di sanzioni. La motivazione ufficiale è quella di una riorganizzazione degli uffici così da “porre la compagnia in una migliore posizione per il futuro”. Il numero totale di licenziamenti pare arrivare ai 70 elementi, dai quali è stato escluso il team di PlanetSide 2, che per qualche ragione non è stato colpito. L’allontanamento più illustre è rappresentato da quello di Laura Naviaux Sturr, ex Chief Publishing Officer e Senior Vice President di Daybreak, di cui avevamo anche riportato un’intervista nel 2016.

Ancora non è esattamente chiaro ciò che sta accadendo dietro le quinte a Daybreak Games, ma la situazione, fumosa e volutamente oscura, non sembra presagire quei valori di correttezza e probità che dovrebbero essere seguiti dalle imprese sul mercato. Chi, d’altra parte, si fiderebbe di un’azienda comprata da un potentissimo oligarca russo, sanzionato dall’Occidente e con enormi contatti col Cremlino, la cui prima azione, dopo essere stata colpita da sanzioni internazionali, è quella di licenziare moltissimi dipendenti in vista di un fantomatico “riassestamento” del quale non si sa nulla?

Questo purtroppo non lascia presagire buone notizie per i titoli gestiti dalla compagnia, in particolare EverQuest, che nel 2019 compirà vent’anni. Già un anno e mezzo fa Plinious si era scagliato contro Daybreak Games dopo il fallimento del progetto EverQuest Next, suggerendo allo studio di cambiare nome in “They Break Games”.

Nel momento in cui usciranno nuove notizie, vi terremo informati. Nel frattempo, potete controllare tutti i documenti e acquisire maggiori informazioni sulla confusa vicenda leggendo le nostre fonti.

 

daybreak games come sauron

Fonte 1, Fonte 2, Fonte 3

 

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Avendo passato circa 6 anni della mia vita tra Eq1 e il sequel, passando per il grande SWG, sono molto rattristato di leggere queste notizie. Conosco la community di questi giochi, veri fan e non occasionali, sui forum ufficiali ed in game si palpa la preoccupazione per una fine che spero non arrivi del glorioso brand di Everquest, che nelle giuste mani potrebbe tornare a fasti gloriosi.
Speriamo che anche il taglio del personale sia terminato e che anzi eventuali investitori possano rimettere al loro posto chi ora si trova senza lavoro. Attendiamo.