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WildStar Reloaded – Recensione

WildStar Reloaded – Recensione

Pochi mesi fa, Carbine Studios annunciava il passaggio del suo MMORPG sci-fi al free to play. Tutti hanno subito pensato che l’apocalisse videoludica fosse giunta anche per la società di belle speranze che fino a poco tempo prima ci intratteneva con dei video ironici e divertenti per presentare la sua novità in arrivo.

 

 

Ma non era spacciato?

“Ecco un altro titolo pronto per scomparire” molti di voi avranno pensato mentre leggevano la notizia che rimbalzava per il Web… “il passaggio al F2P è un’ammissione di sconfitta” si dice in giro, ma questa è solo una mezza verità.

Provando con mano la nuova versione di WildStar (scaricabile dal sito ufficiale) e leggendo i commenti nei forum, è possibile fin da subito comprendere le intenzioni della softco. Se da una parte il passaggio al modello gratuito (che non è un P2W, diciamolo subito) è sicuramente un passo indietro, un voler ammettere di aver fatto il passo più lungo della gamba, dall’altra potremmo considerarlo anche un nuovo inizio, un prendere una rincorsa per saltare quel baratro nel quale molti MMO ormai scompaiono senza lasciare traccia.

Il più grande problema per il genere MMORPG è senza dubbio l’hype, e le conseguenti aspettative e sogni più reconditi che ogni giocatore comincia a riporre nel gioco ancor prima della sua pubblicazione.

Carbine, come il 90% delle altre softco sviluppatrici di questa fetta di videogiochi, cercò di entrare subito a gamba tesa nel mercato, sicura del fatto che i gamer sarebbero rimasti estasiati dalle beltà e le innovazioni del suo prodotto.

 

Cosa cambia…

L’avventura non è finita come la softco si aspettava, e allora ha deciso di tornare sui propri passi, non solo eliminando l’obbligo del canone mensile (un concetto forse anacronistico di questi tempi?) ma portando innovazione là dove se ne sentiva più bisogno.

Niente miracoli, intendiamoci, ma qualche lieve brezza di novità è giunta, sopratutto per coloro che visiteranno il Nexus per la prima volta. Revamp alle zone iniziali, qualche perfezionamento al sistema di quest e di ricompense e la rivisitazione delle Discovery: grazie a loro potremo ora ottenere dei buff più consistenti e altri vantaggi utili durante il nostro peregrinare per le esotiche lande di Nexus.

Cambiamenti sono giunti anche per quanto riguarda crafting e sistema delle rune. Ora sarà tutto più semplice e intuitivo e integrerà il nuovo sistema di statistiche annunciato a luglio. Potremo continuare a creare oggetti con le statistiche che vorremo, ma sarà tutto più semplice e funzionale.

Completano la serie di innovazioni un nuovo sistema di teletrasporto (che ci permetterà di muoverci più velocemente), una guida per la creazione del nostro personaggio, un tasto per vedere tutti gli oggetti inutili dal nostro inventario senza dover andare a cercarli uno per uno, l’arrivo del Content Finder (un Group Finder che ci permetterà ora di trovare gruppo per qualsiasi cosa vorremo fare, non solo i dungeon) e i Nav Point (una sorta di Google Maps intergalattico che ci guiderà verso il nostro obiettivo).

Molto più interessante è invece il revamp grafico delle luci del gioco. Grazie ad esso, ora giocare WildStar è una vera gioia per gli occhi: resterete di stucco nel vedere le zone che un tempo vi erano sembrate piatte e neanche degne di nota. Dalle prime luci dell’alba, fino alle grotte più oscure… difficilmente qualcuno potrà dire di essere di fronte allo stesso gioco che qualche mese prima aveva accantonato dandolo per spacciato.

 

…e cosa resta!

I più fortunati sono coloro che si sono assentati per più di qualche mese da WildStar, come anche i nuovi arrivati: il gioco che si ritroveranno dinnanzi sarà qualcosa di nuovo e accattivante.

Vi sono infatti una nuova serie di quest per l’endgame e delle daily in grado di proseguire la storia di fondo del gioco, un nuovo battleground da 15 vs 15, la riduzione dei raid a gruppi di 20 persone (World of Warcraft docet), un nuovo dungeon-tutorial per personaggi di livello 10 e la rimozione del vecchio sistema di statistiche, giudicato confusionario e dispersivo dalla stessa Carbine… cosa volere di più?

 

Pay to Win? Non stavolta

Carbine Studios, presentando il nuovo modello di pagamento, è pronta a riuscire dove molte altre softco solitamente cadono.

Giocare senza pagare un canone in WildStar Reloaded sarà possibile e non ci priverà di nulla di essenziale se si esclude il poter creare ed entrare a far parte di una gilda. Avremo le stesse possibilità di tutti gli altri di goderci il nostro gioco in santa pace e, una volta che lo avremo trovato di nostro gusto, acquistare un C.R.E.E.D. con crediti di gioco e farci invitare in una gilda di nostro gradimento.

Anche creare la nostra casa non sarà impossibile. Carbine è sicuramente a conoscenza del fatto che il suo sistema di housing è uno dei pochi presenti sul mercato degli MMO occidentali e, consapevolmente, ha deciso di permetterne l’accesso (seppur limitato) anche a chi deciderà di non sborsare un euro. Bisogna convincere prima di pretendere e la società sembrerebbe sicura di sé.

 

Non sono ancora convinto… aiutami

Se ancora nutriste dei dubbi, non resta che provare da soli e toccare con mano WildStar, un gioco che difficilmente vi deluderà, soprattutto se siete amanti dello Sci-Fi e delle battute ironiche… argomenti all’ordine del giorno in tutto Nexus.

Come se non bastasse, WildStar è uno dei pochi MMO che veramente sono riusciti a portare delle innovazioni decenti negli ultimi anni, senza andare troppo a intaccare lo stile di fondo, necessario per attirare anche i più “conservatori”.

Basta guardare al sistema di combattimento: un ottimo connubio tra stile classico e action, che impone al giocatore di essere sempre sveglio e attento per far sì che i suoi colpi vadano a segno e che quelli dell’avversario manchino clamorosamente il bersaglio. WildStar, soprattutto i suoi raid, non sono un posto per scansafatiche e afk dell’ultimo secondo, pena la morte del vostro personaggio e di tutti quelli dei vostri compagni. Provare per credere.

 

3

CONSIDERAZIONI FINALI

Carbine Studios ci prova e decide di giocare il tutto per tutto con questa versione Reloaded del suo MMORPG themepark, migliorando il gioco sotto ogni aspetto. Mette tanta carne sul fuoco, promettendo divertimento gratuito ed equilibrato e riuscendo a premiare allo stesso tempo chi sceglierà invece di continuare a pagare una sottoscrizione mensile con bonus di vario genere e oggetti estetici.

WildStar è un gioco tutto tranne che morto, che continua a combattere per sopravvivere e potrebbe ancora andare avanti per molto tempo prima di soccombere all’ovvio peso degli anni che solamente un certo MMO sembra risparmiare… almeno per ora.

 

La nostra scala di valutazione

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